Siamo dinanzi a condizioni meteo piuttosto insolite per il periodo a livello continentale, con scambi meridiani molto accentuati che vedono, in questo frangente, gran parte d’Europa penalizzata da continui afflussi di masse d’aria fredda dalle latitudini polari.
Un lago d’aria fredda si estende su tutta l’Europa Centro-Orientale, compreso in una saccatura il cui fulcro si trova sull’area baltico-scandinava. A favorire il riversamento dell’aria fredda verso sud è la contestuale presenza di una cellula anticiclonica tra Islanda e Mare di Norvegia.
L’Italia risente solo in parte di questi flussi freddi, in quanto si trova esattamente a metà strada fra infiltrazioni d’aria fresca da nord e le propaggini orientali di un anticiclone più mite che ritroviamo ad ovest, con clima particolarmente caldo sulla Penisola Iberica.
Lo scenario non varierà più di tanto nel corso del weekend e per l’inizio settimana, con la saccatura fredda sempre ben presente sull’Europa Nord-Orientale e che farà sentire il suo influsso freddo ad un’ampia parte del Continente.
Di contro la saccatura più occidentale, collegata alla Depressione d’Islanda, avrà un’influenza ben più marginale sull’Europa, in quanto sarà ancora defilata per l’insistenza di un corridoio d’alta pressione dalla Spagna verso il Mar di Norvegia.
Ne deriverà quindi un clima ancora piuttosto freddo in molte parti dell’Europa Centro-Orientale e i Balcani. In avvio di settimana anche l’Italia sarà interessata un pochino maggiormente dai nuovi flussi d’aria fredda, a seguito dell’evoluzione di un vortice ciclonico.
Le temperature saranno più basse della norma un po’ su tutta Europa, ad eccezione della Spagna e del Portogallo. Tale situazione si spiega con il fatto che risulta al momento sfavorito il flusso mite oceanico, stante una Depressione d’Islanda un po’ fiacca.
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