Grandi estremi meteo si contendono il Vecchio Continente: la notevole esplosione della primavera anticipata su molte nazioni, con valori di temperatura persino da record, è sostenuta da un eccezionale anticiclone di forza e persistenza davvero anomali.
Ebbene, questo anticiclone si è ora elevato molto a nord, determinando la discesa di un fiume d’aria davvero gelida lungo il perimetro orientale dell’anticiclone. Il gelo ha così conquistato l’area baltico-russa e le nazioni dell’Est Europa, con termiche a 850 hPa vicine ai -20°C tra Ucraina e Moldavia.
Il regime anticiclonico si va ulteriormente rafforzando sull’Europa Centro-Settentrionale, con struttura ad omega, a sostegno dell’avanzata della massa d’aria gelida dall’Est Europa in direzione del Mediterraneo, attraverso la Penisola Balcanica.
La retrogressione dell’aria gelida verso ovest-sud/ovest si incanalerà lungo il bordo meridionale dell’anticiclone. Venti intensi accompagneranno l’irruzione fredda, anche per il forte gradiente barico fra l’anticiclone e una circolazione di bassa pressione tra Egeo e Ionio.
Quello che vogliamo evidenziare è il fatto che la potente ondata di freddo, che si intrufolerà verso il Mediterraneo Centro-Meridionale con tormente di neve in Grecia e un severo raffreddamento sull’Italia, è inserita in uno schema che resta ancora all’insegna di un forte anticiclone in Europa.
L’alta pressione si potenzierà ulteriormente fra domenica ed i primi giorni di settimana, quando anche l’Italia tornerà sotto l’azione stabilizzante e l’aria più mite. In sostanza si parla tanto del gelo ed è anche giusto, ma la vera anomalia è questo febbraio primaverile che avremo anche la prossima settimana.