L’estate 2019 sta diventando sempre più un esempio di meteo estremo: in questi giorni stiamo vivendo la seconda super ondata di caldo dell’anno, di portata veramente eccezionale su molti paesi e in parte anche sul nostro Nord-Ovest.
Quello che fa più impressione è l’alternanza tra queste ondate di calore eccezionalmente forti e il brusco rientro alla normalità tramite fenomeni meteo temporaleschi estremi: abbiamo avuto, a tal proposito un mese di luglio estremamente infausto, con notevoli occasioni di nubifragi, grandinate di dimensioni spropositate, violentissime raffiche di vento e anche trombe d’aria.
Purtroppo questo è il prezzo da pagare quando sull’Europa manca una figura barica importante: l’anticiclone delle Azzorre.
Oramai il campo meteo è dominato dall’anticiclone africano e dal regime atlantico: il primo porta ondate di calore sempre più intense e frequenti, il secondo bruschi rientri alla normalità con clima fresco e occasionalmente anche nevicate a quote di medio alta montagna (come è successo nell’episodio freddo del 15 luglio).
Nell’immagine è proposto il grafico ENSEMBLE per Parigi (cortesia Wetterzentrale), una delle località che subirà episodi di meteo estremo: in primo luogo si nota l’eccezionale ondata di caldo, con 15 gradi sopra media, successivamente si nota un bruschissimo ritorno alla normalità in meno di 24 ore. Purtroppo, si fronteggiano delle masse d’aria così diametralmente opposte, il rischio di fenomeni meteo violenti è decisamente concreto.
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