Un’invernata eccezionale ha letteralmente sconvolto il meteo in Europa negli ultimi giorni con neve e gelate fino in pianura, che peraltro si inserisce nell’ambito di un andamento primaverile recente davvero caratterizzato da sbalzi di temperatura davvero eclatanti.
Basti ricordare che a fine aprile il caldo precoce e le polveri d’origine sahariana impeversavano su un’ampia parte del Continente. Ma ancora prima le gelate tardive avevano interessato diverse parti dell’Europa Occidentale.
Quel che accaduto negli ultimi giorni è però ancor più eccezionale. Si è avuta insomma l’ondata di freddo perfetta, quella che in inverno avrebbe portato un apoteosi di gelo e neve, con tutti i giusti incastri che hanno permesso alle masse d’aria così fredde di sfondare fin sul Mediterraneo, mantenendosi ancora eccezionalmente rigide per il periodo in essere.
Un po’ tutto il Continente Europeo ha risentito di questa formidabile irruzione artica, come si può appurare dalla mappa delle anomalie termiche riferite a lunedì 6 maggio. Fa eccezione l’area dell’Europa Sud-Orientale, zone dove il contrasto del freddo con aria più calda ha causato anche terribili grandinate.
Oltre alla vastità dell’anomalia fredda in Europa, spicca il grande contrasto con le aree circostanti. Al freddo europeo fa infatti da contraltare il caldo sulla regione russa, soprattutto settori asiatici, ma il clima di questi giorni è caldissimo anche fra la Groenlandia e l’Artico.
Notiamo caldo prevalente anche sul Continente Africano, a parte le aree più settentrionali raggiunte dal freddo artico che è affondato sul Mediterraneo facendo sentire i propri effetti tra la Tunisia, il nord deòòa Libia e l’Algeria nord-orientale.