Avremo anche in Europa in un futuro il meteo estremo del Nord America? Le Correnti oceaniche influenzano il clima mondiale, e talune compiono alterazioni climatiche semi permanenti che hanno favorito la nascita di civiltà.
Osservando una mappa o un mappamondo, osserverete che l’Inghilterra e la Scandinavia sono molto a nord rispetto all’equatore. Queste regioni sono poste a latitudini comprese tra i 50° e i 65° Nord. Persino la ‘solatia’ Spagna è a 40° Nord. Roma è alla stessa latitudine di New York dove gli inverni sono rigidi.
Sapporo in Giappone, è una città costiera nel sud dell’isola di Hokkaidō, è nota per la sua nevosità, eppure la latitudine dell’isola è approssimativamente la stessa delle Marche e della Toscana.
Si osservi ora l’America settentrionale: Londra è alla stessa latitudine della Baia di Hudson e di parte del Labrador (Canada orientale), e se gli inverni londinesi sono freschi con non molte giornate prossime agli 0°C, gli inverni della Baia di Hudson sono gelidi, con un clima che è inospitale per favorire lo stabilirsi dei circa 65 milioni di abitanti delle Isole Britanniche.
Al contrario della popolatissima Londra, sopra i ghiacci del Baia di Hudson e del Labrador vivono gli orsi polari.
La città principale del Labrador è Labrador City (posta a 550 metri sul livello del mare) che ha un clima rigido al pari di talune località della Lapponia, che però sono ubicate oltre il Circolo Polare Artico.
A Labrador City il record di freddo storico è stato di -54°C, mentre la temperatura a gennaio può scendere di frequente sotto i -30°C. Durante la stagione fredda cadono circa 4,5 metri di neve. Insomma, il clima è davvero ostile da quelle parti, infatti la città ospita circa 2000 abitanti.
Ma torniamo in Europa. La Spagna è alla stessa latitudine dello stato americano dello Iowa, ma nessuno mai prenderebbe in considerazione di trascorrere una vacanza estiva per abbronzarsi nello Iowa.
L’Europa settentrionale è molto più calda di molte altre località situate alla medesima latitudine, e ciò in gran parte a causa della corrente calda che si sposta lungo l’Atlantico e che è nota come Corrente del Golfo.
L’Italia è più mite di quasi tutte le aree ubicate alla stella latitudine del nostro Emisfero. Il nostro clima ha similitudini solo con la costa occidentale degli USA, ma è ben più temperato. L’estate di Vancouver o Seattle non è di certo simile a quella di Milano, Genova, Venezia, ad esempio.
Insomma, il clima europeo è mitigato dalla Corrente del Golfo.
Ogni tanto si parla del possibile blocco della Corrente del Golfo, che nel futuro potrebbe essere annientata dalle acque dolci provenienti dalla fusione dei ghiacciai della Groenlandia.
In passato la Corrente del Golfo si è fermata o deviata.
L’ultima volta che è accaduto è stato circa 17.000 anni fa, durante l’Era Glaciale.
Dalle ricerche e vari pubblicazioni scientifiche risulta che la parte settentrionale dell’Oceano Atlantico, 17.000 anni fa, era molto più fredda rispetto ad oggi. In quell’epoca la Corrente del Golfo si spostò notevolmente verso sud e l’Europa settentrionale fu sepolta sotto i ghiacci.
Nell’ultimo decennio, alcuni studi hanno messo in discussione l’influenza della Corrente del Golfo nella mitezza del clima europeo, tuttavia prevale la teoria che vuole che la Corrente del Golfo sia in buona parte la responsabile della mitezza delle coste oceaniche d’Europa.
Le Correnti Oceaniche regolano, insieme ad altri vari fattori, il clima mondiale. Sino all’anno scorso abbiamo osservato lo scompiglio causato da El Niño fin sino all’Europa. Ma anche La Niña genera conseguenze sul clima mondiale ed in Europa.
Eppure tali fenomeni avvengono nella parte opposta del Pianeta, nell’Oceano Pacifico equatoriale centrale e orientale, molto lontani da noi.
E’ appurato che le correnti oceaniche me El Niño e La Niña possono generare cambiamenti temporanei sul clima, oppure semi permanenti come avviene con la Corrente del Golfo.
Ma la Corrente del Golfo, secondo autorevoli studi, sarà destinata ad attenuarsi, se non a interrompere d’improvviso il suo moto verso nord est in un futuro non lontanissimo, forse decenni, forse centinaia d’anni, ed in tale circostanza buona parte del Pianeta subirebbe un cambiamento climatico. In Europa il clima diverrebbe decisamente improvvisamente più freddo.
Vari studi sulle dinamiche che hanno causato le Ere Glaciali riportano che il gelo venne sempre d’improvviso, e assalì le civiltà dell’epoca e gli animali, decimandoli. Tali studi sostengono che anche in futuro accadrà così, che la prossima Era Glaciale giungerà con scarso preavviso.