Le condizioni meteo climatica in buona parte d’Europa sono estreme: osserviamo ampie variazioni rispetto alla media del tempo medio atteso in questo periodo. Un po’ in tutto il Vecchio Continente il mese di ottobre ha prodotto eccessi climatici, e allargando l’orizzonte al nostro Emisfero gli eccessi del clima sono stati la predominante rispetto alla normalità.
Una domanda viene spontanea, ma cosa è la normalità del clima?
La risposta è complessa, potremmo rispondere che la normalità è quella definita dalla statistica del clima, ma l’argomento è molto articolato da trattare qui adesso.
Le nostre considerazioni sono indirizzate verso il clima autunnale che non c’è. E ci riferiamo a quello tipico, a quello cui eravamo abituati a vivere fino a qualche anno fa e che gradualmente sta sparendo. Non sappiamo se il cambiamento sarà temporaneo, oppure se ulteriori cambiamenti del clima ci saranno nel futuro, ma gli scienziati sono pessimisti e propensi per quest’ultima tesi.
Al momento non ci pare esagerato o fuorviante sottolineare che l’Autunno non c’è stato in molte regioni d’Europa ed in Italia, e che la normalità del clima è sparita.
Le previsioni meteo a lungo termine, seppur suscettibili di cambiamenti, prospettano ancora ulteriori anomalie climatiche.
Domineranno i forti sbalzi termici, ed in Italia e in molte regioni del Mediterraneo continuerà ancora la siccità.
Il mese di ottobre 2017 sta trascorrendo praticamente asciutto su buona parte del nostro Paese, dove si è estesa ormai a buona parte dell’autunno la siccità iniziata oltre un anno fa.
Questa è estremizzazione climatica.
Tra le anomalie climatiche prospettate dai centri di calcolo c’è il freddo con caratteristiche invernali, irruento che dalle regioni nord-orientali europee ben presto si porterà più a occidente, tramutando il clima non proprio autunnale in semi invernale.
Ci troviamo in una condizione climatica confusa che determina gravi inattendibilità delle previsioni meteo, le quali vedono accorciato sensibilmente il periodo di buona attendibilità previsionale. E tale linea di tendenza potrebbe persino peggiorare nei prossimi mesi, se si accentueranno nella Russia europea le condizioni di freddo.
Lo abbiamo sottolineato varie volte: quando l’autunno è secco perché le perturbazioni oceaniche non riescono a raggiungere il Mediterraneo centrale, tale area può diventare la rotta di ondate di freddo. Questa è statistica del clima, non è previsione meteo climatica.
Ad esempio, potrebbe avvenire come l’anno scorso che svariate ondate di freddo si portarono nelle regioni del Mar Nero e la Turchia, ma non è detto che anche quest’anno sarà così. L’obiettivo potrebbe anche essere l’Italia, oppure potremmo avere il colpo di scena: le perturbazioni oceaniche irromperanno in rapida successione nel Mediterraneo portando le piogge. E ciò sarebbe una grandiosa notizia. Ma al momento è solo fantasia.
In una vista d’insieme, quel che emerge è incertezza sul clima del futuro, ed anche il timore che la siccità possa continuare ad affliggere buona parte d’Italia anche nei prossimi mesi. Timore che non equivale a previsione meteo climatica, questa è solo una sensazione.
I cambiamenti climatici sono i responsabili di tutto questo caos, e a dirlo sono soprattutto gli scienziati, o meglio di studiosi del clima.
Nel frattempo, il clima autunnale è alterato rispetto alla sua media, poi saranno anche tornate le nebbie in Val Padana, ma in alcune località del Centro Sud la temperatura ha sfiorato nel finire di settimana i 30°C.