L’evento meteo estremo di questi giorni, che ha portato un’ondata di freddo memorabile su diverse regioni italiane e la quota neve a livelli pienamente invernali, ha suscitato in molte persone più di un dubbio circa la correlazione tra il freddo di questi giorni e il riscaldamento globale.
Sembrano apparentemente due fenomeni in totale disaccordo: ci si aspetterebbe, infatti, che in un’atmosfera sempre più calda ci siano sempre più ondate di calore e sempre meno ondate di freddo.
Può sembrare paradossale, ma è proprio quello che sta accadendo in questi ultimi anni!
Sul fatto che ci siano sempre più ondate di caldo pare evidente, sebbene fino ad adesso ce ne sia stata solo una molto rapida poco prima della Pasqua esclusivamente al Centro-Sud (e quindi il Settentrione non abbia ancora misurato temperature “calde”); sul fatto che le ondate di freddo siano diminuite forse sfugge alle persone, poiché si fanno suggestionare dall’evento meteo estremo di questi giorni.
In realtà, i motivi per cui il riscaldamento globale e ondata di freddo tardiva non sono in disaccordo sono sostanzialmente due:
Il primo è che il riscaldamento è un fenomeno meteo GLOBALE, coinvolge cioè tutto il mondo, mentre l’ondata di freddo di questi giorni è un episodio (seppur eccezionale sia chiaro) piuttosto circoscritto a metà Europa, il che ovviamente è estremamente più piccolo rispetto all’intero globo;
Il secondo motivo è che in un’atmosfera sempre più calda, in realtà, non è affatto detto che non ci possano essere più ondate di freddo, anzi queste ultime ci sono e ci saranno sempre, anche in stagioni del tutto inusuali come questa di maggio, ma saranno sempre in numero minore rispetto a quelle calde e con una più piccola porzione geografica.