Poco più di un mese fa il Cyclone Idai seminò morte e distruzione in Mozambico. Ora dobbiamo parlare del ciclone Kenneth perché ha una potenza simile e senza precedenti per quella zona, area che tra l’altro non si è ancora ripresa dalla distruzione precedente.
Kenneth ha già interessato le Isole Comore facendo non pochi danni ma attualmente si sta ulteriormente rinforzando. La ciclogenesi sta diventando esplosiva tant’è che stiamo assistendo alla formazione di un occhio stenopeico. Si tratta del termine anglosassone usato per definire l’occhio di un ago, in particolare per fare riferimento alle sue piccole dimensioni.
Le previsioni indicano una caduta della pressione da 986 a 934 hPa in 24 ore, da qui la definizione di ciclogenesi esplosiva appunto.
Tale evoluzione dovrebbe tradursi in una rapida accentuazione dei venti da 60 a 115 nodi, raggiungendo così la categoria 4 sulla scala Saffir Simpson. Come confermato ufficialmente dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), il Ciclone Kenneth è il primo ciclone tropicale che si appresta al landfall nel provincia di Cabo Delgado, in Mozambico .
Gli ultimi dati indicano che il Ciclone Kenneth ha iniziato a indebolirsi leggermente. rimanendo pur sempre nella categoria 4. I modelli indicano un debolimento progressivo in fase di avvicinamento alla costa dove potrebbe giungere comunque come categoria 3, il ché ovviamente lo rende potenzialmente catastrofico.