Un’insidiosa area di bassa pressione si sta generando in queste ore sul Tirreno Centro-Meridionale ed è produttiva di un ampio sistema nuvoloso a carattere temporalesco che sta scaricando in mare. L’instabilità temporalesca è però in ulteriore rapida accentuazione al Centro-Sud e soprattutto in Sicilia e Sardegna.
Quello che stiamo seguendo è l’approfondimento di un vortice che potrebbe assumere caratteristiche insolite, divenendo un ciclone tropicale a tutti gli effetti, o almeno in parte. Si tratta però solo di una stima, una possibilità al momento ridimensionata, in quanto i centri meteo di calcolo indicano ipotesi differenti.
A seguito dell’intensificarsi del vortice, prenderanno corpo ulteriori ammassi temporaleschi, pronti a portare fenomeni anche violenti. Le aree più a rischio risultano parte del Sud Italia e in particolare Sicilia e Sardegna, dove il vortice dovrebbe maggiormente scatenare la propria furia, attardandosi per più tempo.
Sappiamo che si formerà un vortice, ma non sappiamo la reale intensità. Ci attendiamo un sensibile rinforzo dei venti, che potrebbero arrivare a livelli di burrasca ed oltre ma in zone limitate, comprese tra il Mar Tirreno Centro-Meridionale e le due Isole Maggiori, con rotazione antioraria nei pressi del vortice.
La particolarità di queste basse pressioni è il loro raggio d’azione limitato, con il rapido approfondimento vorticoso attorno all’occhio e quindi venti violentissimi, ma è solo una possibilità in caso di ciclone tropicale, e mareggiate a livello locale sulle aree maggiormente vicine al vortice.
La rotta, suscettibile di variazioni, indicano che il minimo dovrebbe spostarsi in moto retrogrado verso la Sardegna nella prossima notte, per poi lentamente attraversarla entro la fine di giovedì. A seguire dovrebbe scivolare entro venerdì verso il Canale di Sardegna, la Tunisia e poi il Canale di Sicilia.