L’autunno che stenta a manifestarsi appieno ha come riflesso meteo la prosecuzione, a tratti, di clima estivo. Questo caldo tardivo impedisce o attenua quello che è il fisiologico raffreddamento delle acque del Mar Mediterraneo, con il lento rilascio del calore accumulato in un’estate che è stata decisamente rovente.
Il Mar Mediterraneo si presenta quindi decisamente caldo, in questa parte finale di settembre. Si accentuano quindi le anomalie termiche, con una perdita di calore marino che non avviene, stante il predominio delle alte pressioni, nelle ultime settimane, unitamente a temperature spesso elevate.
Nel dettaglio, si evidenzia che proprio le acque dei bacini attorno all’Italia presentano attualmente delle temperature superficiali ben superiori alla norma, più di quanto avviene sulle restanti aree del Mediterraneo.
Le termiche superificiali marine oscillano tra i 21/22 gradi dei bacini più settentrionali (Mar Ligure ed Alto Adriatico) fino ad arrivare ai 25/26 gradi del Tirreno soprattutto Meridionale, bacini attorno alla Sicilia e alla Sardegna, oltre allo Ionio.
Questi valori sono quindi elevati, in riferimento alla norma, soprattutto al Centro-Sud dell’Italia e chiaramente la causa è soprattutto è l’eredità lasciata dall’estate rovente. Addirittura sul Tirreno Meridionale le termiche sono superiori alla norma (periodo 1982/2012) fino a picchi di circa 3 gradi
Se queste anomalie termiche dovessero presumibilmente mantenersi anche nelle prossime settimane, chiaramente questo surplus di energia termica potrà essere speso in occasione di eventuali insidiose ondate di maltempo da ciclogenesi mediterranee, ancor più se supportate da flussi subtropicali.
I pericoli meteo sono quindi dietro l’angolo, come puntualmente avviene ogni autunno. Spesso abbiamo visto che si può passare da un estremo all’altro nel cuore dell’autunno, ovvero da una situazione con piogge scarsissime fino agli eccessi di nubifragi e alluvioni.