CLIMA E METEO: si è molto parlato, negli ultimi anni, dell’estensione dei ghiacci polari, in particolare di quelli artici.
L’Artico ha un’importanza strategica dal punto di vista commerciale, infatti un Mar glaciale Artico privo di ghiacci, almeno durante la stagione estiva, garantirebbe il transito di navi commerciali, con trasporto di merci oppure di petrolio, ed il tratto di mare attraversato, tra il nord dell’Asia e dell’Europa, sarebbe più corto di quello che occorre per il trasporto seguendo la via dell’Oceano Indiano, con notevoli risparmi economici.
Negli ultimi anni si è discusso sulla possibilità che il Polo Nord fosse privo di ghiaccio almeno durante la stagione estiva, ma, al momento, questo caso non si è mai verificato.
Quest’anno si è raggiunta attorno al 13 marzo l’estensione massima di tali ghiacci, una data che rientra nella media annuale del raggiungimento del picco di estensione.
Stando ai dati satellitari raccolti dalla NASA, l’estensione sarebbe pari a 14,78 milioni di km quadrati, al di sotto della norma del trentennio 1980-2010 di circa 860.000 km quadrati, un’area pari a quella del Texas.
L’estensione massima si pone al settimo posto di sempre nella classifica delle aree più basse di sempre, al di sopra dei record che sono stati raggiunti soprattutto fra il 2012 e il 2016.
Non è facile fare una valutazione su questo ciclo stagionale dei ghiacci artici, non conta solamente l’estensione, ma conta anche il volume raggiunto da tali ghiacci, e la presenza di ghiaccio vecchio (che si scioglie più difficilmente con le alte temperature estive) ed il ghiaccio invece formatosi durante l’inverno, che si scioglie immediatamente con il caldo dell’estate.
Vedremo nella prossima estate quanto sarà il ghiaccio sciolto, ed in particolare l’estensione raggiunta al momento del minimo stagionale, che si verifica normalmente in settembre.