L’autunno è nell’immaginario collettivo la stagione dal meteo grigio e piovoso, fatto di lunghe giornate cupe e precipitazioni molto frequenti.
Queste caratteristiche, in parte decisamente vere, sono tipiche dei mesi di ottobre e novembre, mentre settembre è sovente stato un mese tardo estivo.
Negli ultimi anni, però, l’autunno ha cambiato un po’ volto, con delle sembianze sempre più tardo-estive e maggiore difficoltà nell’avere fasi meteo decisamente piovose e durature.
In particolare, in diverse annate recenti (2011, 2017, 2018 tanto per citarne tre), l’autunno è stato un mese troppo soleggiato, con fasi asciutte molto prolungate e improvvise fasi meteo molto violente e dannose, con alluvioni lampo e fenomenologia molto severa.
Come mai questo cambiamento? Il vero responsabile è l’anticiclone delle Azzorre (si veda la figura), il quale sempre più di frequente, a causa di cambiamenti della circolazione generale dell’atmosfera, si trova a latitudini troppo alte e pertanto mura tutti i fronti in arrivo dal Nord Atlantico (portatori di piogge e temporali).
Se tale figura barica fosse più defilata verso ovest, le saccature penetrerebbero con maggiore facilità, con conseguenti fasi meteo piovose più frequenti: invece, la sua posizione spesso ingombrante, fa sì che i fronti vengano deviati ad alte latitudini e il nostro paese rimanga spesso all’asciutto.