Nei nostri articoli meteo scriviamo già che siamo in autunno: non ci siamo sbagliati, poiché dobbiamo fare un distinguo molto importante.
L’autunno meteorologico inizia il primo settembre e termina il 30 novembre, quindi coinvolge completamente i mesi di settembre, ottobre e novembre idee utile per stirare una climatologia dei suddetti; l’autunno astronomico, invece, va dall’equinozio fino al solstizio d’inverno.
Quest’anno l’equinozio cadrà il 23 di settembre, giorno in cui la notte diventa più lunga del dì e al tempo stesso i raggi solari sono sempre più inclinati, con le ombre sempre più lunghe e la potenza radiativa sempre minore.
I nostri lettori si saranno sicuramente accorti che il sole, ovviamente a parità di temperatura e condizioni meteo atmosferiche, scotta molto meno rispetto a fine giugno, proprio perché i raggi sempre più inclinati dissipano più energia rispetto a quando ci colpiscono al solstizio d’estate: questo però è vero alle nostre latitudini, poiché in generale è proprio nel giorno 23 settembre (ovvero nell’equinozio) i raggi solari cadranno perpendicolari all’orbita di rivoluzione terrestre.
Ricordo però che la Terra è un geoide (una sfera un po’ schiacciata) e nel moto di rivoluzione ha un angolo di inclinazione, pertanto al 23 settembre notte e dì hanno stessa durata, sia nell’emisfero boreale sia in quello australe, soltanto che nel primo arriva l’autunno astronomico, mentre nel secondo la primavera.
Le giornate continueranno ad accorciarsi fino al solstizio invernale, al giorno 21 dicembre, dopodiché riprenderanno ad allungarsi.