Riflessioni meteo. Girovagando per la rete si iniziano a leggere articoli di vario genere, ovviamente orientati al trend meteo a lungo termine, riguardanti la neve.
C’è chi seriamente prova a ipotizzarne l’arrivo, chi invece gioca col termine cercando di catturare l’attenzione del lettore. Diciamo subito che l’articolo in oggetto non vuole in alcun modo rappresentare una previsione ma null’altro che una riflessione – seria – su quel che potrebbe accadere.
Visto l’andazzo degli ultimi anni, fin da subito possiamo dirvi che le probabilità sono basse. Non tanto per le prime nevicate sui rilievi, quanto per le prime nevicate a quote relativamente basse. Non che sia un evento raro, intendiamoci. In passato capitava – sovente – che la “dama bianca” imbiancasse le colline verso fine mese. Più facilmente al Nord, sulle Alpi, qualche volta persino sulla dorsale appenninica. Più difficilmente altrove.
Dopotutto siamo appena a ottobre, non dimentichiamocelo. Ora la necessità primaria è che piova. Perché la pioggia serve, perché la pioggia serve come il pane, perché la pioggia dovrà necessariamente lenire la situazione emergenziale di siccità (ben lungi dall’essere risolta). Se nevicasse sui monti, il che potrebbe succedere, ovviamente sarebbe un’ottima notizia. Tenete conto che la neve è la precipitazione che meglio consente alle riserve idriche di crescere senza la preoccupazione di eventi atmosferici estremi.
Per concludere vi diciamo: lasciate perdere proiezioni fantasmagoriche. Non è possibile, ad oggi, ipotizzare eventuali irruzioni fredde a lungo termine. Che faccia freddo in Russia, piuttosto che in Scandinavia, al momento non significa nulla. E’ assolutamente normale che lassù, già da ottobre, faccia freddo. Ma perché il freddo arrivi fin qua ci vorrà ancora del tempo…