Siamo agli inizi della possente irruzione fredda, che ribalta improvvisamente l’andamento finora abbastanza mite di marzo. Le correnti di provenienza russa stanno già affluendo sul Nord Italia, per poi rapidamente dilagare sul resto della Penisola.
Si innescherà un raffreddamento davvero eclatante, tanto che si piomberà bruscamente in un clima pienamente invernale. Le temperature crolleranno di 10-15 gradi, con il raffreddamento ulteriormente enfatizzato dai forti venti di Grecale e Tramontana.
Il contesto climatico più freddo aiuterà a rendere forse meno disagevole la quarantena forzata dentro casa dettata dall’emergenza Coronavirus. L’ingresso così repentino dell’aria gelida innescherà dei contrasti che si potranno tradurre in nevicate a quote molto basse, addirittura fino in pianura e su alcune zone costiere.
Non sarà insomma un’irruzione d’aria gelida sterile, anche se i fenomeni nevosi interesseranno solo alcune parti d’Italia. Maggiormente coinvolte dai fenomeni saranno le regioni adriatiche e anche l’estremo Sud, ma qui con quota neve un po’ più elevata.
Nel dettaglio per oggi entreremo nel vivo dell’azione d’aria gfredda dai Balcani, anche se inizialmente osserveremo delle precipitazioni più significative solo tra Calabria e Sicilia, con quota neve collocata oltre i 1000-1200 metri.
Un peggioramento, nel corso di giornata, coinvolgerà anche le aree interne delle regioni centrali adriatiche, con nevicate da stau sui rilievi in calo fino a quote diffusamente collinari, ma anche fin verso la pianura interna tra Marche e Abruzzo, specie dalla sera durante i rovesci più intensi.
Martedì 24 marzo si assisterà all’intensificazione dell’instabilità sulle regioni del versante adriatico, con neve a bassa quota intermittente dalla Romagna fino alla Puglia Garganica. Laddove ci saranno fenomeni più consistenti, specie tra Marche e Abrurzzo, avremo a tratti neve fino in pianura.
Qualche fiocco non è escluso fin sulle coste, nei momenti in cui il vento di Bora concederà delle pause. Fra le città interessate da neve segnaliamo Ascoli, Urbino, Teramo, L’Aquila, Chieti, Campobasso, Potenza, ma non esclusi fiocchi a tratti senza accumulo su Ancona e fino a Pescara.
Non esclusi fiocchi anche su Rieti e Perugia, per via di locali sconfinamenti dei fenomeni nevosi. Ci saranno precipitazioni più organizzate, sempre nella giornata di martedì, tra bassa Calabria e Sicilia, ove nevicherà però oltre i 600-900 metri, a quote localmente anche più elevate sui rilievi dell’isola.
La giornata di mercoledì sarà propizia per nuove nevicate: nel dettaglio deboli nevicate arriveranno verso le Alpi e Prealpi centro-occidentali, oltre all’Appennino Emiliano-Romagnolo, fino attorno ai 300-400 metri, se non al di sotto. Neve a bassa quota ancora sull’entroterra marchigiano, localmente in pianura, al primo mattino.
Il maltempo sarà più marcato, mercoledì, su regioni meridionali, Abruzzo e Molise, con qualche nevicata a bassa quota, in genere in collina. Tuttavia il graduale afflusso d’aria meno fredda farà rialzare la quota neve soprattutto tra i rilievi di Calabria e Sicilia.
Mercoledì potrà vedere qualche fiocco di neve coreografico mattutino la zona di Rimini ed Ancona, poi ancora nevicate più significative potranno riguardare Urbino, Perugia, Chieti, L’Aquila, Campobasso, Potenza e Matera. Da giovedì il freddo dovrebbe nettamente attenuarsi, almeno al Centro-Sud.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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