Meteo dicembre. Da giorni, da settimane, da tempo insomma: parliamo di grandi manovre atmosferiche, di alcuni pattern climatici che potrebbero incidere – pesantemente – sul mese di dicembre (e non solo).
Quel che sta accadendo lo sappiamo, sappiamo che la grande ruota ciclonica invernale (il Vortice Polare) non sta riuscendo a imprimere il proprio marco a bassa quota. Ma al di là dei tecnicismi, tali difficoltà s’intravedono chiaramente anche sui modelli matematici di previsione.
La fazione dei “freddofili” starà seguendo in trepidante attesa le varie emissioni modellistiche. Perché? Beh, perché essendo amanti del freddo guarderanno con ottimismo alle proiezioni recitanti “inverno”. Inverno che è già di casa, inverno che riproporrà dinamiche simili alle attuali almeno sino a metà mese. Per intenderci, avremo rapide irruzioni artiche che magari non sarà così fredde ma avranno l’onere di confermare scenari meteo climatici invernali.
Ben più interessante l’evoluzione proposta a cavallo tra il giro di boa e l’ultima decade di dicembre. Diciamo che oltre alla solita spinta meridiana (quindi verso nord) dell’Alta Pressione delle Azzorre potremmo assistere a un piegamento verso nordest della struttura anticiclonica. Se ciò avvenisse verrebbe risucchiata aria ben più fredda presente sull’Europa orientale e in Russia, con ingresso sul Mediterraneo e conseguente peggioramento “nevoso”.
Stiamo pur sempre ragionando in termini probabilistici, non scordiamolo. Il condizionale, quando ci si proietta a così lunga distanza, è d’obbligo.