Che dicembre abbia registrato un meteo spesso e volentieri mite è sotto gli occhi di tutti, ma ora stanno venendo a galla i valori a livello europeo.
È vero che i dati ufficiali usciranno i primi di gennaio, ma ovviamente mancando solo pochissime ore alla fine del mese possiamo già trarre importanti bilanci, sia a livello italiano sia a livello continentale: dicembre 2019, il primo mese del nuovo inverno, è stato mite dovunque, talvolta veramente molto caldo (ovviamente in riferimento alle medie climatiche delle varie località).
Le anomalie al suolo registrate in questo caldo dicembre 2019 a livello continentale: se in Italia è stato mite, ma non eccezionale, altrove è stato veramente estremo.
Dapprima un meteo estremamente piovoso (ma di origine oceanica, comunque temperato) successivamente una fase asciutta decretata da un importante anticiclone a livello continentale: era ovviamente prevedibile che le anomalie fossero piuttosto marcate.
Le uniche fasi meteo sotto media sono state quella delle nevicate al Nord Italia attorno a metà mese e quella al Centro e al Sud negli ultimissimi giorni del mese, originata da fredde correnti nord-orientali.
Quello che voglio far notare è che a livello continentale è completamente mancato il gelo severo che dovrebbe caratterizzare l’estremo Oriente del nostro continente: la zona russa, l’Ucraina e i Balcani in genere dovrebbero essere regioni con temperature decisamente molto fredde, ben al di sotto dello zero, talvolta anche di giorno, invece in questo mese di dicembre è piovuto anche a latitudini elevatissime e si sono registrate addirittura delle fioriture fuori stagione attorno al Mar Nero, l’area che probabilmente ha subito le maggiori anomalie.