L’inverno 2019-2020 continua a proporre un meteo davvero poco consono al trimestre freddo: gelo assente, anticicloni sempre in agguato, temperature pomeridiane spesso troppo miti. Sembra una previsione o una descrizione di marzo e non di febbraio: siamo cioè un mese avanti.
Quest’anno il gelo non è mai pervenuto e anche in Europa le giornate con temperature freddissime sono state davvero molto poche: è notizia ufficiale che gennaio 2020 è stato il più caldo DI SEMPRE per tanti paesi europei e anche a livello mondiale.
Anche l’Italia ha registrato due mesi davvero molto miti, il primo (dicembre) di stampo autunnale, con piogge anche eccessive, il secondo (gennaio) di stampo primaverile, con rapidi fronti, poche piogge e solo una perturbazione vera attorno a metà mese, ma che non è riuscita a portare piogge da nord a sud.
Per limitare le gravissime anomalie di temperatura di quest’inverno, pertanto, servirebbe una fase meteo decisamente fredda, ma in questo momento non solo non è prevista, ma sarebbe anche particolarmente dannosa, in quanto la vegetazione già piuttosto avanzata per la stagione (come se fossimo a inizio marzo, anziché a inizio febbraio) subirebbe più danni che benefici.
Ricordiamo infatti che, storicamente, le gelate tardive e le ondate di freddo succedute ad un inverno troppo mite hanno provocato sempre molti danni sulla vegetazione, soprattutto nei decenni e secoli passati, quando non c’era la tecnologia di oggi e le previsioni meteo non esistevano.
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