Il meteo primaverile, di cui Maggio è l’ultimo mese (il 1° Giugno esordirà l’Estate meteorologica, e ciò avviene circa 3 settimane prima di quella astronomica), viene illustrato come inno alla natura: foto e quadri con prati in fiore, cieli azzurri contornati da qualche nuvoletta innocua, le rondini in volo. La Primavera è la festa che inizia per la bella stagione che torna dopo il freddo dell’Inverno.
La natura si risveglia dal letargo invernale, ed il mondo animale si riproduce. E’ la stagione del disgelo, finiscono le avversità del clima freddo. Eppure, anche a Maggio può persino nevicare in pianura in Italia, e fare 42°C al Sud Italia. E’ un periodo estremo.
I temporali possono assumere eccezionale violenza, vi riparliamo ancora dei 2 temporali che in India hanno ucciso oltre 100 persone (alcune stime indicano 200), che già decine di tornado si sono formati negli USA, e stavolta succedano anche alcune località europee danneggiando anche delle abitazioni.
In Italia ci sono appena state le infinite piogge torrenziali in Sardegna, dove sono esondati fiumi e bacini idrici perché ha piovuto da 5 a 10 volte oltre la media.
Abbiamo anche affrontato il tema super caldo, infatti Maggio è il primo mese dell’anno in cui si possono raggiungere i 40°C in Italia, ovviamente al Sud ed in condizioni meteo assolutamente estreme, anche se verso la fine del mese il caldo può divenire estivo e la nuova stagione giungere anticipatamente.
Maggio può anche riportarci al quasi inverno, ciò avvenne appena l’anno scorso, nel 2017, quando ai primi del mese si ebbero gelate notturne nelle vallate alpine, neve sino a quote basse sulle Alpi, ma in passato avvenne ben di peggio.
Quest’anno il freddo c’è stato appena l’altro ieri in Normandia al termine dell’ondata di calore che portò i termometri a 27°C, dove si è avuta una tempesta di neve che ha paralizzato la circolazione stradale. E in Normandia nevica di rado addirittura d’Inverno.
Maggio è soprattutto il mese delle grandi piogge al Nord Italia. La pioggia da queste parti non dovrebbe stupire: in pianura la media di giorni con pioggia è di circa 1/3 dell’intero mese. Piogge che stentano ad esordire, ma che arriveranno, così parrebbe.
Finora abbiamo elencato svariati condizioni meteo negative per questo mese, e allora come mai questo periodo dell’anno è stato da sempre raffigurato dolce e tranquillo, nonostante la cronaca meteo storica riporti notizie di fenomeni atmosferici violenti.
La Primavera è la riscossa dal freddo dell’Inverno, il freddo si pativa molto perché non disponevamo di adeguata protezione.
Inoltre, la Primavera è una stagione che molti osservano come anonima. La stessa meteorologia, come avviene per l’Autunno, non si cimenta in previsioni climatiche esasperate su come sarà questa stagione, e pone in primo piano Estate e Inverno da sempre.
Eppure, la Primavera può essere una stagione di intemperie, ci sono i contrasti termici tra diversissime masse d’aria, il tempo è mutevole, non è la stagione tutto rose e fiori come rappresentata dai dipinti. E’ un periodo dell’anno molto variabile, dove i temporali possono cagionare danno, dove il caldo può divenire ostinato e furioso.
Poi la neve di maggio.
Le cronache del passato ci riportano locali nevicate fino in pianura sulla Romagna il 6 maggio 1963, ma fu davvero notevole anche l’evento del maggio 1957, una straordinaria ondata tardiva di freddo simil invernale interessò l’Italia, fino alla Sicilia (isoterma 0°C sino all’Isola).
Il 7 Maggio del 1957 nevicò in collina su alcune zone appenniniche, mentre furono davvero rigide le temperature, si ebbero -0,8°C a Milano Linate e +1°C a Firenze. Mentre sui 3500 metri del Pian Rosà furono rilevati -22,4°C, valore di freddo da considerarsi record italiano assoluto per maggio, per altro temperatura già discretamente rigida anche d’inverno.
Ma le cronache storiche sono sorprendenti: la neve fece la sua sporadica comparsa anche a Firenze durante i mesi di maggio degli anni 1884 e 1886. Furono interessate anche l’Emilia-Romagna ed anche altre località padane.
Abbiamo visto solo alcuni eventi che narrano quanto possa essere estremo Maggio, ma vediamo come invece come dovrebbe essere la norma in alcune città italiane.
A Milano Linate, la media ufficiale della temperatura massima dell’intero mese è di 22,5°C per la massima, 11,6°C per la minima. Il record di caldo che risulta è di 35,5°C, mentre il giorno più freddo fu con -0,8°C nel 1957.
Ma a Malpensa aeroporto gli estremi sono davvero da brividi per la minima, qui si ebbe -5,2°C nel 1979.
Andiamo a Roma, esattamente all’aeroporto di Ciampino, dove la media delle temperature massime dovrebbe essere, sempre per l’intero mese, di 22,9°C, mentre le minime di 11,1°C.
Sugli estremi meteo, avreste mai detto che per la massima è peggio Milano? A Ciampino risulta un estremo massimo (sono sempre rilevamenti dal dopoguerra) di +34,2°C nel 2008, mentre anche sul freddo non si scherza proprio, il record pare sia +1,8 del 1962.
Firenze Peretola in maggio ha una media delle massime di 23,4°C, delle minime di 12,0°C. Il record di caldo è di 35,0°C del 2009, quello di freddo, sempre dal dopoguerra, 1,0 nel 1957.
Bologna Borgo Panigale, di cui spesso si narra di nevicate estreme, ha una media mensile simile alle città che abbiamo elencato prima, 22,5°C e 11.7°C, mentre sul caldo l’estremo fu di 34,9°C il 2009 e di freddo, sempre dal dopoguerra, 0,8°C nel 1976.
A molti sorprenderanno i dati di Palermo Punta Raisi con medie massime di maggio di 21,8°C e minime di 16,0°C, ma in città fa più caldo. Riguardo gli estremi che risultano per la stazione meteo, annoveriamo i 38,9°C del 2008, mentre per la minima 9,0°C nel 1960.
Sono invece sorprendenti gli estremi di Bari Palese: +39,1 nel maggio 1994 come caldo, mentre per il freddo 3,6°C nel 1957.
A Bolzano San Giacomo il record di freddo è di -2,6°C sempre nel maggio 1957, mentre di caldo +35,0°C il 1953.
Anche Torino Caselle ebbe una gelata con -2,3°C sempre nel 1957, mentre il valore massimo appare abbastanza contenuto rispetto ad altre stazioni meteo con +32,3°C nel 2001.
Ormai avete di sicuro individuato che nel Maggio 1957 in Italia avvenne qualcosa di straordinario, con un’ondata di gelo che determinò diffuse gelate al Nord Italia e tutti i rilievi appenninici, ma anche la neve.
La neve cadde sopra i 400 metri al Centro-Sud. Imbiancati di neve furono anche i Castelli Romani, Potenza, L’Aquila, Campobasso.
Le gelate accompagnate da forti venti di tramontana cagionarono danni ingentissimi all’agricoltura, con perdite dei raccolti – nazionali- stimati attorno al 70-80%. Fu un evento meteo estremo che giunse d’improvviso, dopo un inizio di stagione normale e persino mite.