Attualità, cronaca, clima, analisi e previsioni meteo sono le tematiche di qui più spesso ci occupiamo, e per forza maggiore dobbiamo stare al passo dei tempi, e soprattutto non ignorare i cambiamenti del clima.
La nostra linea di condotta sui cambiamenti del clima è rispettosa delle varie teorie scientificamente provate. Non citiamo mai teorie provenienti da studi autodidattici, di privati, ma solo esclusivamente di Enti e Università.
La scienza è concorde nell’indicare che le stagioni, ed in questo caso con un focus su Italia, sono cambiate. Di ciò se ne sono accorti anche molti lettori. Il nostro ruolo, in considerazione dell’ampiezza di pubblico a cui rivolgiamo i nostri approfondimenti in brevi articoli, è di semplificare ciò che esprime la scienza, con un linguaggio che sia alla portata di tutti. Ciò ci espone ad incomprensioni.
Siamo d’Estate, o meglio nel finire della stagione estiva. Un periodo che è climaticamente profondamente cambiato in Italia, in quando soprattutto nell’ultimo ventennio è sparita l’influenza dell’Alta Pressione delle Azzorre, e ha prevalso l’ingerenza di Alte Pressioni africane che determinano un aumento della temperatura dell’aria, del suolo e dei mari, e quindi anche la frequenza di forti ondate di calore.
La scienza sostiene che in Italia sono drasticamente aumentati i giorni tropicali e soprattutto le notti tropicali. Viene definita notte tropicale quando la temperatura minima, a prescindere da umidità dell’aria, non scende sotto i 20°C.
In Italia la temperatura media annua è salita dagli anni ’50 di quasi 1°C, ma in aree come la Valle Padana, l’aumento di temperatura risulta essere prossimo a 2°C. Nelle Alpi ci sono variazioni anche superiori, mentre sono più limitate nelle coste. Questi variazioni sono riscontrabili dalle medie annue distribuite dai vari aeroporti, e comunque da stazioni meteo a norma che sono censite dal NOAA.
L’Estate, specie negli ultimi venti anni, ha assunto man mano similitudini simil tropicali, con una tendenza si è accelerata negli ultimissimi anni.
L’Italia, però è ad una latitudine temperata, il cambio e l’alternarsi delle stagioni non è quello tropicale.
Detto e confermato che c’è un cambiamento climatico, dall’Estate simil tropicale, dominata dall’Alta Pressione africana, si passa ad un clima estivo umido pre-autunnale, una sorta di fine Estate con temperature sopra la media, con valori che sarebbero nella norma a fine Luglio, o i primi di Agosto, con l’aggravante di concentrazione di umidità altissima. Ma il meteo non è più estivo come lo era alcune settimane fa, in quanto nel Mediterraneo e Italia, dovrebbe – secondo il riferimento alla norma che non c’è più – prevale la siccità estiva, invece scoppiano temporali sia nelle coste che sul mare, oltre che nelle zone interne.
Sono temporali intensi, in un contesto termico meno rovente di quando c’era l’alta pressione africana. Questo periodo potrebbe essere definito come l’inizio d’Autunno, non essendo più Estate piena. Potrebbe essere anche citato come una rottura d’Estate, ma in tal caso dovrebbe durare pochi giorni. Per altro, la rottura della stagione estiva ormai succede, indicativamente, con almeno 2-4°C in più rispetto al passato, che è sintomatologia di un cambiamento climatico.
Pertanto, non vi abbiamo detto che arriva l’Autunno di una volta in Italia, abbiamo ripetuto del meteo autunnale nel Centro Nord Europa, dove la temperatura si è abbassata notevolmente rispetto ai mesi di Giugno e Luglio, con valori persino sotto la media, e dove transitano numerose perturbazioni oceaniche, con correnti che hanno caratteristiche non più estive.
L’equivoco con taluni potrebbe derivare dal fatto che noi ci siamo adeguati all’evoluzione meteo che ci propone il nuovo clima, con la necessità di distinguere i vari periodi.
Insomma, non ci sono più le stagioni di una volta, questo genera smarrimento, confusione, preoccupazione.
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