L’evoluzione meteo di fine anno, come abbiamo evidenziato in un altro approfondimento, sarà influenzato dalla discesa di aria fredda soprattutto verso le regioni centro-meridionali adriatiche il Sud Italia. Questa interesserà anche la Sicilia.
L’abbassamento della temperatura è atteso in tutte le regioni italiane.
In questa rubrica daremo però uno sguardo al meteo che si profila più avanti nel tempo, in quanto potrebbe esserci delle novità ulteriori.
In grandi linee aria più fredda dovrebbe andare a prevalere in Europa rispetto a quella mite, e quindi anche in Italia dove la colonnina di mercurio si dovrebbe abbassare un po’ in tutte le regioni. Al momento non possiamo stabilire l’entità del raffreddamento, tantoché c’è il rischio che difficilmente si possano raggiungere, soprattutto nella prima fase valori termici prossimi alla norma. In poche parole potremmo avere temperature sopra la media.
Successivamente si potrebbe verificare uno nuovo sbuffo d’aria più fredda da nord che potrebbe essere accompagnato anche da perturbazioni provenienti da nordovest.
Tale cambiamento meteo potrebbe favorire il ritorno di nubi e precipitazioni su molte regioni del nostro Paese, ma con quantitativi e intensità non paragonabili a quelli che abbiamo visto durante il mese di dicembre e novembre.
Sembrerebbe l’inizio di una fase di stanca atmosferica, dove avremo precipitazioni meno intense. Ciò è comunque una buona notizia in quanto nei mesi precedenti compreso questo, è piovuto eccessivamente, e ciò ha procurato non pochi danni.
L’aspetto che rimane però non trascurabile è quello della temperatura, in quanto rischiamo valori sopra la media per parecchi giorni ancora, anche se di poco.
Gli sbuffi d’aria fredda che avremo potrebbero essere di breve durata, e non di entità tale da generare quella compensazione al troppo caldo che abbiamo avuto in questi mesi. Per intenderci, la media della temperatura si calcola sul lungo periodo, e brevi fasi fresche o fredde non annienterebbero le anomalie del caldo che abbiamo accumulato, le quali sono davvero eccessive.
Il Natale 2019 sta trascorrendo molto mite su buona parte d’Italia, nelle regioni centro-settentrionali si parla di valori di ben oltre cinque, anche 10°C sopra la media. Vi abbiamo parlato di dell’ondata di caldo che sta interessando gli Stati Uniti d’America, dove in alcune località si avranno valori anche di 20°C sopra la media, ma nostro clima è assai meno continentale, non è soggetto a sbalzi termici così vistosi. Le anomalie termiche di cui parliamo sono veramente imponenti, molto gravi per la stabilità dell’habitat naturale e per l’agricoltura.
Abbiamo osservato anche i primi cenni del trend di Gennaio, e per ora vediamo scarse possibilità di avere temperature sotto la media. In merito le precipitazioni preferiamo non esporci oltre, in quanto i modelli matematici non sono attualmente in grado di indicare tracce affidabili.
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– ANCONA