Prescindiamo dai gusti personali, dalle passioni che ognuno di noi ha. Neve, pioggia, freddo, vento, non importa. Il meteo autunnale è imprescindibile, che piova o faccia freddo, che nevichi o ci sia vento.
Il quesito posto nel titolo è stato scelto non a caso, è la domanda che in tanti ci state ponendo perché evidentemente avete ben chiara l’importanza dell’emergenza idrica. La siccità è stata talmente preponderante per tutto il 2017 che ora conta soltanto una cosa: che termini.
Ovvio, non basteranno piogge mensili anche abbondanti per sancirne definitivamente la conclusione ma visto quel che passava il convento ultimamente è bene non lamentarsi. Anche perché, lo ripetiamo, le prospettive sono più che incoraggianti anche sul medio-lungo periodo. Quindi, per rispondervi, quel che conta è che ci siano le precipitazioni.
Vero è che la neve è la miglior risorsa idrica disponibile. Si deposita al suolo, se le condizioni lo permettono si consolida e dura nel tempo. Nel momento della sua fusione viene rilasciata gradualmente – salvo condizioni di anormalità termica pronunciate – e va a rimpinguare falde e bacini di raccolta come meglio non si potrebbe.
Accogliamo a braccia aperte, per ora sui rilievi ma di certo non a quote stellari. E chissà che l’inverno non possa realmente riservarci sorprese, perché siamo sempre più convinti che il tempo fa quel che vuole. A prescindere da discorsi, per carità tutti assolutamente fondati, riguardanti le evidenti anomalie meteo climatiche degli ultimi decenni. Guardiamo con fiducia ai prossimi mesi, chissà che sia l’anno della svolta definitiva…