Nei giorni scorsi il meteo sull’Italia profumava di vero e proprio anticipo d’estate, almeno al Centro-Sud. Basti pensare che le temperature avevano raggiunto i 30 gradi in alcune città fra le quali Napoli. Ma tale soglia si è superata, con picchi fino a 33 gradi.
Questa calura si è innescata per i venti del Sahara, affluiti per diversi giorni assieme alle polveri del deserto che, come pulviscolo in atmosfera, hanno invaso i cieli non solo dell’Italia, ma anche di mezza Europa. Ora la circolazione è mutata e ha spazzato via quel caldo insolito e i flussi nord-africani.
Le temperature sono drasticamente scese, riportandosi su valori più tipici del periodo. Ma in realtà questo è solo l’inizio, perchè aria ancor più fredda e pronta a sopraggiungere, in seno ad un vortice che dal Mare del Nord si porterà verso le regioni settentrionali dell’Italia.
Questo vortice sarà colmo d’aria fredda soprattutto in quota, ma gli effetti li avvertiremo anche al suolo. Di certo sulle Alpi l’intenso raffreddamento, combinato alle previste precipitazioni, comporterà il ritorno della neve fino a quote di bassa montagna.
Fra domenica e lunedì l’irruzione dell’aria fredda associata al vortice porterà addirittura le temperature al di sotto delle medie e freddo soprattutto in montagna. La cartina mostra in modo eloquente di quanto caleranno ancora le temperature fra oggi e lunedì.
Avremo flessioni anche dell’ordine degli 8/10 gradi sia al Sud, dove verranno spazzate via le ultime resistenze di caldo africano, che al Nord che sarà più colpito dall’ingresso freddo atteso fra domenica e lunedì. Ancor più cospicuo sarà il calo termico atteso sui Balcani.
Non tutta Italia risentirà in egual modo del calo termico, visto che su parte del Nord-Ovest, la Sardegna, la Toscana, l’Umbria e il Lazio le temperature non mostreranno flessioni significative. Così sarà in parte anche su alcune zone dell’estremo Sud area ionica.