Un fronte nord-atlantico, sospinto da un flusso di correnti nord-occidentali, ha distribuito copiose precipitazioni sulla parte settentrionale dell’Arco Alpino, risultate nevose a quote anche locamente inferiori ai 1000 metri.
La neve è caduta molto abbondante sui versanti, esteri ma anche sulle aree confinali con particolare riferimento ai settori svizzeri dove in poco più di 24 ore sono localmente caduti dai 50 ai 100 centimetri di neve fresca, con accumuli eolici anche superiori.
In considerazione dell’intensità delle correnti settentrionali, con raffiche d’alta quota fino a 150 km orari ed oltre, non sono mancati sconfinamenti delle nevicate localmente anche sul versante meridionale alpino, oltre i limiti del cosiddetto muro del foehn.
Oltre mezzo metro di neve fresca è caduto sulle confinali settentrionali valdostane, a quote superiori ai 2000/2500 metri, dalla zona del Cervino fino al Monte Rosa. Grosse nevicate si sono abbattute anche sui confini alpini lombardi, con la solita Livigno ricoperta da 30/40 centimetri di neve.
Meno neve è caduta andando verso i confini della parte centro-orientale dell’Arco Alpino. Al momento i fenomeni si stanno progressivamente indebolendo, per l’avanzata da ovest dell’anticiclone con aria più mite che ha fatto fortemente innalzare il limite di quota delle residue nevicate ancora in atto.