Abbiamo già discusso in diversi articoli che il meteo delle ondate di calore propone una conseguenza negativa per chi abita nei centri urbani: il caldo, già di per sé eccessivo sia di giorno sia di notte, viene ulteriormente amplificato nei centri storici e nei quartieri molto cementificati dei grandi centri urbani.
Le nottate ancora piuttosto brevi, l’assenza di ventilazione e la potenza radiativa del sole che surriscalda di edifici, fan sì che le minime si attestino su valori eccezionalmente alti, tra i 27°C e i 29°C, rendendo davvero difficili le nottate.
Quelle peggiori sono state quella passata e quella in arrivo, perché poi un primo del debole cedimento del promontorio dell’alta pressione porterà dei temporali sulle zone Alpine e prealpine con qualche sconfinamento le altre pianure già nella giornata di venerdì, ma è nella giornata di sabato e soprattutto di domenica che potremmo dire addio a questa lunga estenuante fase di caldo estremo, da Nord a Sud, ma con target principale il Nord e parte del Centro.
Purtroppo, come sovente accade, il prezzo da pagare per tornare nella normalità è la possibilità concreta di fenomeni meteo estremi: i contrasti esasperati tra aria ultra calda preesistente e decisamente fresca in arrivo (ricordo che andremo pure un poco sotto media, partendo da una situazione estremamente sopra Media) potrebbe davvero generale fenomeni meteo intensi, con temporali di forte intensità, nubifragi, grandinate, colpi di vento e rischio fenomeni vorticosi.
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– ANCONA