Mari in tempesta! E’ stato un avvio di settimana dal meteo molto critico sull’Italia, battuta non solo dal maltempo ma anche da poderosi venti occidentali che hanno causato mareggiate violente su molti litorali esposti delle regioni tirreniche.
La situazione è destinata a restare ancora molto movimentata, in virtù di una nuova perturbazione che avanza rapida dalla Francia, preceduta da correnti che tornano a disporsi meridionali mantenendo un’intensità ancora sostenuta.
Questa perturbazione entrerà nel vivo martedì, associata all’approfondirsi di un nuovo minimo di pressione secondario sul Mar Ligure, che contribuirà all’intensificarsi del vento con direzione tra sud e sud-ovest sulla gran parte della Penisola.
Nel corso di martedì i venti spireranno da Libeccio soprattutto sui bacini attorno alla Sardegna, Mar Ligure, Tirreno Centro-Settentrionale e parte del Mar Ionio. La ventilazione sarà invece tra sud e sud-est lungo il Mar Adriatico, il Canale di Sicilia e lo Ionio Settentrionale.
Sulle coste esposte della Sardegna Settentrionale e sul medio-alto Tirreno tra Toscana e Lazio si rinnoveranno nuove mareggiate, con onde che potranno raggiungere anche i 3-4 metri d’altezza. Entro sera nuove intense mareggiate colpiranno anche le coste campane.
Per mercoledì i venti continueranno a soffiare moderati o forti su gran parte dei bacini dell’Italia Centro-Meridionale, non più di intensità così burrascosa come nei giorni precedenti. Le correnti spireranno occidentali, con venti in rotazione a maestrale sulle Isole.
Si ridurrà l’entità del moto ondoso, ma con onde ancora alte fino attorno ai 3 metri sulle coste esposte dei bacini di ponente. Giovedì i venti si attenueranno ulteriormente, rimanendo un po’ vivaci tesi o forti su alcune parti tra il Tirreno, il Mar Ligure e le due Isole Maggiori.
Dopo questa relativa tregua, il vento potrebbe nuovamente intensificarsi a partire da venerdì, quando si andrebbe a scavare una nuova bassa pressione incentivata da un intenso fronte perturbato. I venti rinforzerebbero di nuovo fino a burrasca sui bacini ad ovest dell’Italia.