Prosegue il meteo avverso di quest’estate 2018, stagione che dovrebbe essere caratterizzata ormai da condizioni meteorologiche di prevalente bel tempo su quasi tutta Italia, con sole e temperature elevate. Al contrario continuiamo a parlare ormai da settimane di piogge, temporali di forte intensità, in genere fenomeni tipici del meteo avverso.
Ma non è solo in quest’estate che si parla di meteo avverso, anche in passato abbiamo avuto stagioni pasticciate dalla variabilità. Con situazioni atmosferiche che destavano confusione soprattutto in coloro che avevano prenotato le vacanze.
Nella giornata di oggi e nel fine settimana, i mari italiani sono stati scenario di numerose trombe marine. Queste si sono avvicinate parecchio alle coste, minacciando chissà che intemperie. Alcune hanno raggiunto un ragguardevole diametro.
La tromba marina è un tornado che si forma sulla superficie del mare, molto raramente raggiunge la terraferma e quando lo fa s’attenua. E’ un fenomeno atmosferico estremamente pericoloso per tutte le imbarcazioni che ne dovessero essere coinvolte.
Ma soprattutto le trombe marine sono generalmente associate a nubi cumuliformi, ovvero le nuvole del temporale, e quindi è opportuno allontanarsi dalla spiaggia o quantomeno evitare di esporsi perché si potrebbe essere colpiti da eventuali fulmini.
In Italia i fulmini colpiscono abbastanza raramente le persone, ciò perché l’intensità dei temporali è ben diversa rispetto a quella che si verifica le aree a clima tropicale, ma anche perché da noi è buona abitudine durante temporali mettersi al riparo.
Comunque, le trombe marine sono fenomeni atmosferici abbastanza innocui per chi si trova nella terraferma, ma evidenziano anche che il tempo è molto instabile, capriccioso e quindi ideale per la genesi di temporali e acquazzoni.
Le trombe marine non sono fenomeni così rari nei mari italiani, ogni anno ne vengono osservate a centinaia. Non esiste un sistema di catalogazione di questi eventi, anche perché non causano danni alle cose alle persone.
Giugno non è un mese denso di questi fenomeni, anche perché dovrebbe essere caratterizzato da scarsa fenomenologia temporalesca sui mari. Ma quest’anno i temporali hanno raggiunto soprattutto i mari centro meridionali, ormai caldi da tempo, con temperature che sono simili a quelle che si registrano nel culmine della stagione estiva.
Dal contrasto di differenti masse d’aria ha origine la marcata instabilità atmosferica, e quindi anche questi vortici d’aria che aspirano al loro interno l’acqua marina.
Tali vortici si possono formare anche nei laghi, ma in Italia sono molto rare le osservazioni di questi fenomeni, in quanto la temperatura superficiale lacustre non raggiunge valori adeguatamente elevati.