Un campo d’alta pressione garantisce un contesto meteo nel complesso stabile sull’Italia. Non mancano però disturbi nuvolosi, in quanto i massimi barici restano posizionati troppo ad ovest, tra Penisola Iberica e Marocco.
L’Italia si trova così lungo il perimetro orientale dell’anticiclone, in un’area comunque dove gli ammassi nuvolosi giungono sfilacciati e poco produttivi. I fronti nuvolosi, veicolati da infiltrazioni d’aria umida d’origine atlantica, vengono quindi resi quasi del tutto innocui dalla presenza del campo d’alta pressione.
La nuvolosità tende ad impattare lungo la catena alpina, portando qualche precipitazione principalmente lungo le creste di confine e versanti esteri. Le stratificazioni tendono poi a transitare lungo lo Stivale, risultando del tutto innocue. Da evidenziare poi le dense foschie in Val Padana, con tempo nebbioso specie nelle ore più fredde.
Tuttavia, le umide correnti occidentali producono uno scenario ideale per una copertura nuvolosa più compatta di tipo basso lungo le regioni tirreniche, dove i venti stanno anche rinforzando trascinando aria umida che impatta verso l’Appennino.
Gli effetti si riducono comunque in deboli isolate pioviggini tra Toscana, Umbria, Lazio e Campania. Le temperature sono intanto salite ulteriormente nonostante le nubi, tanto da raggiungere picchi addirittura fino a 18/20 gradi in qualche località del Centro-Sud.