Tra perturbazione e anticiclone: l’Italia è nel mezzo di un’aspra contesa. A ovest è in atto un timido tentativo di maltempo, a est prevalgono condizioni di bel tempo. A ovest prova ad avanzare una perturbazione atlantica, a est c’è un muro anticiclonico impenetrabile. Ed è per questo che le condizioni meteorologiche risultano diverse: c’è chi è sotto nubi e qualche pioggia, chi invece gode di un abbondante soleggiamento e del clima mite diurno.
Via verso il bel tempo: la netta prevalenza anticiclonica arresterà le velleità perturbate e già nel fine settimana assisteremo ad una prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi. L’Anticiclone, ora continentale, cambierà posizionamento e porterà i propri massimi sull’Europa occidentale. Nel contempo inizierà ad affluire aria assai mite nord africana, che oltre a fornire solide fondamenta all’impianto alto pressoria provocherà un netto aumento delle temperature.
Caldo anomalo: ad alcuni potrebbe risultare eccessivo, ma osservando le temperature che si raggiungeranno in quota possiamo tranquillamente parlare di “caldo”. D’estate, con certi valori, avremmo avuto un’ondata di calore rilevante. Le alte temperature in quota si ripercuoteranno anche al suolo: considerate che localmente avremo termiche superiori di circa 10°C rispetto alle medie stagionali! Non sarà difficile vedere i termometri sfiorare (se non addirittura raggiungere) punte di 25°C.
Nebbie e foschie da inversione: fortunatamente le ore notturne, complice la serenità dei cieli, porteranno un brusco abbassamento delle temperature. Avremo quello che in gergo viene chiamato “freddo da inversione”, ma l’altro lato della medaglia sarà quello dello sviluppo di fitte nebbie e foschie. Non solo su valli e pianure, localmente ne avremo anche sulle coste.
Quando ne usciremo? Probabilmente non prima di metà mese. Dovremo valutare, questo va detto, un’eventuale insidiosissimo Vortice Ciclonico in isolamento sul Nord Africa. Secondo alcuni modelli di previsione potrebbe destabilizzare l’Anticiclone, minandone le fondamenta. L’eventuale instabilità andrebbe a coinvolgere Sud e Isole Maggiori, ma farebbe da apripista ad un vigoroso cambiamento meteo successivo.