POSSIBILE EVOLUZIONE METEO SINO AL 26 MARZO
Di tutto un po’. Quando marzo viene definito pazzerello, ovviamente se parliamo di meteo, un motivo c’è. Un motivo legato alla dinamicità del periodo, legato al passaggio di testimone tra l’Inverno e la Primavera.
E’ anche questo il motivo che sta portando i modelli matematici di previsione a continui ribaltoni. Non è facile stilare un trend previsionale, si passa dall’alta pressione al peggioramento. E viceversa. Possiamo dirvi che sembra profilarsi una fase propizia all’instabilità tipica di questo periodo, instabilità che potrebbe portarci i primi veri temporali quale risultato dell’intrusione d’aria fresca all’interno di un campo di Alta Pressione.
Volendo proiettarci oltre, verso fine mese, attenzione perché l’ipotesi colpo di coda dell’Inverno non è per nulla tramontata. Potrebbero crearsi i presupposti per un vigoroso affondo d’aria artica e paradossalmente andrebbe a sancire proprio l’arrivo della Primavera.
WEEKEND PRIMAVERILE
Volendo dare un cenno alla strettissima attualità possiamo senz’altro evidenziare il ritorno dell’Alta Pressione ma soprattutto un nuovo consistente aumento delle temperature.
Temperature che si porteranno su valori superiori alle medie stagionali, aumentando localmente di oltre 10°C. picchi di 23-24°C non sono assolutamente normali per metà marzo, stiamo parlando di valori che starebbero bene ad aprile non certo adesso.
Le proiezioni termiche per la prossima settimana ci mostrano invece delle variazioni, ovvero un possibile ritorno su valori più consoni al periodo.
METEO TURBOLENTO
Le turbolenze tipiche di marzo dovrebbero manifestarsi proprio nella seconda metà del mese. Dai temporali si passerà al caldo e viceversa, poi occhio alle possibili fredde sorprese perché se confermate potrebbero realmente spalancare la strada a fenomeni particolarmente violenti.
Se invece vogliamo parlare delle classiche piogge primaverili, quelle portate dalle perturbazioni atlantiche, c’è ancora da aspettare. Ma non scordiamoci una cosa, che questo tipo di precipitazioni sono più facilmente osservabili in autunno mentre la primavera è sovente ricca di vortici di bassa pressione in isolamento sui nostri mari.
IN CONCLUSIONE
Per questo si parla di temporali, perché il periodo è certamente più propizio agli sbalzi termici o agli eccessi di temperatura. Eccessi che come ben sappiamo rappresentano la base fondamentale per avere la fenomenologia tipica della primavera. E tra la casistica di marzo è bene non trascurare il colpo di coda dell’inverno perché ancora non c’è stato, nonostante le temperature siano bruscamente calate durante i giorni scorsi.
Aggiornamenti e monitoraggio evoluzione meteo, 24/24 ore a cura dello Staff
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