Abbiamo analizzato le linee di tendenza estese la fine del mese di agosto con l’ausilio del modello matematico europeo. Le proiezioni prospettano la prosecuzione della stagione estiva con temperature, che in una visione d’insieme, dovrebbero mantenersi superiori alle medie tipiche del periodo.
Siamo alla vigilia di una nuova fase che sarà caratterizzata da caldo nordafricano, lo indicano tutti i modelli matematici a medio termine. Ma il nuovo evento meteo avrà caratteristiche differenti di quello avuto a giugno.
Il centro meteo europeo nelle previsioni meteo climatiche sino alla fine di agosto, indicano che dovremmo avere il dominio, sull’Italia e buona parte delle regioni europee, di un’anomalia derivante dall’alta pressione che si ergerà dal deserto del Sahara verso nord.
La conseguenza dovrebbe essere quella di un lungo periodo di tempo piuttosto stabile, con temperature superiori alla media, intervallate da ondate di caldo.
I modelli matematici a lunghissimo termine, non individuano le singole fasi di caldo eventualmente estremo e periodi temporaleschi o di altre criticità, propongono quelle che possiamo definire esclusivamente linee di tendenza.
La nostra attenzione, poi è stata indirizzata soprattutto nel dopo Ferragosto, per individuare potenziali rotture dell’estate. Si tratta di un periodo distante circa un mese da oggi, il quale generalmente mostra repentini cambiamenti del tempo, con un’attenuazione del gran calore di piena estate, e l’avvento di più frequenti temporali sulle regioni settentrionali, ma anche sul Centro Italia.
Non sarebbe una novità: innanzitutto i prossimi 30 giorni circa, nella media climatica italiana, sono i più caldi dell’anno, e con l’aggiunta delle anomalie climatiche costanti del nuovo clima, un ampio periodo con valori sopra media per l’Italia e gran parte d’Europa non sarebbe un evento inedito.
Per altro, rammentiamo la tendenza a ondate di calore della durata anche di una settimana, che negli ultimi 20 anni si sono fatte strada, persino nel dopo Ferragosto, in quel periodo che si dovrebbe avere una dimunuzione della temperatura media.
Il modello matematico non ci mostra tracce di quella che possiamo chiamare rottura del bel tempo estivo. Eppure quella che potrebbe essere definita una rottura dell’estate è avvenuta questi giorni, non era stata prevista neppure dai modelli matematici a ben più breve termine, d’altronde l’hanno individuata meno di una settimana in anticipo, nonostante questa abbia portato un repentino peggioramento sulle regioni settentrionali, poi sulle regioni centrali, specie tirreniche, e poi al Sud e la Sicilia, con precipitazioni anche molto copiose per il Centro-Sud, in quello che il periodo più secco dell’anno.
Tale evento ci deve far riflettere, in quanto seppur di breve durata ha modificato sensibilmente per alcuni giorni le condizioni climatiche in Italia, soprattutto ha generato quella che potrebbe essere definita nel dopo Ferragosto, la rottura dell’estate, ma l’abbiamo tutti definita come STOP estivo. Eppure anche questi eventi meteo fanno parte delle nuove stagioni estive. Evento meteo che però non ha tolto le anomalie climatiche positive di questo mese, che continua ad essere più caldo della norma.
La vera rottura d’Estate ormai quasi non si distingue più, in quanto le nuove stagioni estive sono calde, ma anche più variabili del passato, sopratutto nel Mediterraneo. Nulla, quasi, è cambiato al Nord Italia, se non una diminuzione dei giorni di pioggia, qui il cambio di stagione è repentino, l’autunno giunge sempre più d’improvviso.
Deduciamo che i modelli matematici a medio e lunghissimo termine potrebbero non individuare la rottura vera e propria dell’estate. Ricordiamo che la rottura dell’estate non significa la fine della stagione, ma un progressivo decadimento soprattutto nelle regioni centrosettentrionali. Ciò indica la media climatica, ma il clima è cambiato.
Osservando le proiezioni sulle precipitazioni vediamo che la regioni alpina dovrebbe essere interessata da piogge abbondanti, un trend che andrebbe a confermare quello che vorrebbe la stagione, in quanto ricordiamo che l’estate è il periodo più piovoso dell’anno per questa parte d’Europa e d’Italia. Previsione che in grandi linee non è stata rispettata, in quanto l’area alpina, su vasti tratti, ha ricevuto meno pioggia rispetto alla norma.
Ad oggi non dovrebbe realizzarsi un precoce lungo stop dell’estate, la bella stagione dovrebbe continuare sino a fine agosto, ovviamente non possiamo conoscere le specifiche delle condizioni meteo che avremo giorno per giorno. Dovremmo avere lunghi periodi caratterizzati da tempo ideale per i vacanzieri. Questo non significa che ci sarà perenne bel tempo.
Abbiamo parecchie remore su questa linea di tendenza, infatti ci potrebbero essere vari episodi temporaleschi, che con l’aumento della temperatura potrebbero risultare nuovamente di forte intensità, ed essere accompagnati anche da grandinate. Come abbiamo avuto modo di osservare, i temporali, ma sopratutto la grandine estiva non conoscono limitazioni geografiche, ormai si presentano indistintamente intensi da nord a sud, anche se la frequenza maggiore rimane nelle regioni settentrionali per ovvie ragioni stagionali.
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Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni, hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.