PROBABILE EVOLUZIONE METEO 23 FEBBRAIO-01 Marzo
Ecco un ulteriore aggiornamento. Il periodo previsionale ci condurrà all’esordio della primavera meteorologica. Rammentiamo che per convenzione internazionale tra Istituzioni Meteo, le stagioni meteorologiche cominciano col 1° giorno del mese, in questo caso appunto il 1° di marzo. Attenzione però, ciò non significa che avremo subito un cambiamento delle condizioni meteo, tutt’altro.
Ma vediamo i modelli matematici di previsione, gli unici strumenti finalizzati per stilare un’evoluzione meteo. Questi continuano a mostrarci scenari marcatamente invernali, e se alcune dinamiche venissero confermate addirittura si potrebbe parlare di crudo evento d’inverno.
In Italia, al momento, possiamo dirvi che vi sono buone probabilità che il freddo venga a trovarci, freddo che andrebbe a coadiuvare condizioni d’instabilità con possibili nevicate a bassa o bassissima quota. Ancora presto dire su quali regioni farà più o meno freddo, così come su quali si avranno più o meno precipitazioni. Per i dettagli occorrerà attendere del tempo.
D’altronde questo è un approfondimento sul meteo lungo termine, redatto per illustrare l’evoluzione più probabile.
ESTREMA INCERTEZZA
Proseguiamo sulla strada della prudenza perché i modelli matematici di previsione stanno cercando di inquadrare al meglio la situazione. Diciamo che lo step fondamentale, ormai confermato, è il raffreddamento della Russia e conseguentemente dell’Europa orientale. Poi, altro elemento non trascurabile, dovremo capire quale sarà il ruolo dell’Alta Pressione e in particolare se andrà a strutturarsi un blocco alle correnti atlantiche oppure se andrà a isolarsi una possente cellula anticiclonica tra l’Islanda e la Penisola Scandinava.
LE DUE IPOTESI
Il ruolo dell’Alta Pressione sarà fondamentale, lo ripetiamo, tant’è che i modelli matematici propongono due soluzioni differenti. Se dovessimo assistere a un blocco delle correnti provenienti dall’Oceano Atlantico ecco che aria molto fredda arriverebbe sin sull’Italia dando luogo a un’ondata di maltempo tipicamente invernale.
Se dovesse isolarsi un’Alta Pressione a latitudini settentrionali, il gelo potrebbe scorrere a nord delle Alpi andando poi a interagire con l’aria atlantica. A quel punto potrebbero aprirsi prospettive ancor più perturbate, ma con freddo decisamente meno incisivo. Però attenzione, potrebbe trattarsi soltanto di un primo step in attesa di ulteriori modifiche per i primi di marzo.
IL TREND METEO CLIMATICO DEL LUNGO TERMINE
Diciamo che l’Italia, probabilmente sarà interessata da condizioni invernali per gran parte dell’ultima decade di febbraio. Avremo occasioni per maltempo e nevicate a bassa quota, ma come detto ancora non è dato sapere quali saranno le regioni eventualmente più interessate da freddo e precipitazioni.
IN CONCLUSIONE
Stiamo assistendo a dinamiche previsionali davvero notevoli, come non se ne vedevano da tempo, tuttavia quanto descritto sarà da confermare.
Di certo in questi anni ci siamo avventurati in rare situazioni freddo proveniente dalla Russia, tanto che ciò appare ai giorni d’oggi come un fenomeno raro, eppure non lo era sino ad alcuni decenni fa. Il cambiamento climatico potrebbe derivare da vari fattori, alcuni potrebbero essere il Riscaldamento Globale, altri le fluttuazioni del clima.
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