POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 5 MARZO
Più passano i giorni e più i modelli matematici di previsione sembrano indicare la via. La via del cambiamento meteo climatico, che potrebbe avvenire in modo vivace, diciamo che potrebbe avvenire in modo turbolento.
Abbiamo descritto un’infinità di volte le cause che ci hanno condotto a questa situazione, cause legate come ben sappiamo alla potenza strabordante del Vortice Polare. Ma quella stessa potenza potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, potrebbe fornire un’enorme quantità di energia e innescare un avvio di Primavera a dir poco turbolento.
Nelle mappe di previsione s’inizia a intravedere qualcosa, ovvero un abbassamento del fronte freddo polare che potrebbe dar luogo a un cedimento dell’Alta Pressione. O meglio, l’Alta Pressione dovrebbe spostarsi verso ovest, in direzione delle Azzorre, da dove inizierebbe a strizzare l’occhiolino all’Islanda. Sortite meridiane, che chiaramente faciliterebbero l’intrusione d’aria fredda a medie latitudini.
IL METEO A BREVE E A MEDIO TERMINE
La prossima settimana avrà due volti. La prima metà sarà ancora caratterizzata dal possente Anticiclone attualmente in pieno controllo della situazione. Anticiclone che si caratterizza per le alte temperature, difatti stiamo registrando valori nettamente primaverili e nella giornata di lunedì potremmo superare quota 20°C in molte città d’Italia.
Successivamente, da mercoledì in poi, la situazione dovrebbe cambiare. Un cambiamento come detto sostanziale, difatti dovrebbe transitare la prima fredda perturbazione polare. Un po’ tutti i modelli matematici di previsione ci dicono che dovrebbe coinvolgerci direttamente, soprattutto il Centro Nord.
Le temperature dovrebbero letteralmente crollare e dovrebbe ripresentarsi il maltempo. Piogge, quindi, che mancando da un po’. Ma anche neve, anch’essa la grande assente di questo Inverno. Sulle quote si ragionerà a tempo debito, ma possiamo dirvi che potrebbe spingersi in collina. Vedremo, nei prossimi giorni, eventualmente in quali regioni d’Italia.
PRIMAVERA “INVERNALE”
Continuiamo a credere che il mese di marzo possa riservare non poche sorprese invernali. Sorprese dettate dal Vortice Polare, destinato all’inevitabile cedimento. Cedimento che potrebbe avvenire di schianto, o comunque in maniera turbolenta.
A quel punto il condizionamento in troposfera, ovvero in quella porzione dell’atmosfera dove vige l’azione degli agenti atmosferici, potrebbe condurci verso turbolenze rilevanti. Gli scambi meridiani, tipici della Primavera, potrebbero esasperarsi e da lì dar luogo a varie incursioni fredde potenzialmente da neve a bassa quota. Il ché, ovviamente, andrebbe a ribaltare quelle proiezioni stagionali che vorrebbero un andamento primaverile non dissimile da quanto avvenuto in Inverno.
IN CONCLUSIONE
Insomma, forse ci siamo. Ormai non ha più senso sperare in un cambiamento invernale, ha senso sperare in un cambiamento. Perché abbiamo bisogno di piogge e neve, l’Estate incombe e vige la necessità di rimpinguare le riserve idriche.
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