Sta arrivando il maltempo. La prima, vera, intensa perturbazione primaverile. Non che la precedente non lo fosse, ma come forza è risultata certamente inferiore. Quella che giungerà tra stasera e domani avrà una sua importanza perché promuoverà un regime d’instabilità persistente. Instabilità destinata a perdurare per giorni ed attualmente non si intravede alcuna via d’uscita.
La ragione? Quella che sta per giungere è una vasta depressione, formatasi a seguito allo scivolamento di masse d’aria fredda verso l’Europa occidentale. Il sistema ha cominciato a traslare verso est e alle sue spalle si interporrà l’Anticiclone delle Azzorre. Anticiclone che successivamente si spingerà ancor più a nord, congiungendosi – così sembra – colla struttura altopressoria stazionante in Scandinavia.
Una siffatta cintura anticiclonica non farà altro che isolare la circolazione di Bassa Pressione nei nostri mari e pur mancando una fonte d’alimentazione primaria, insisterà in loco per via dell’intrusione di aria più fredda dall’Europa orientale. Il posizionamento del sistema d’Alte Pressioni farà sì che lungo il bordo orientale cominci a scorrere dell’aria Artica. Stante gli ultimissimi aggiornamenti, parte di quella massa fluirà sull’Italia nel fine settimana e manterrà viva una certa instabilità. In particolare nelle regioni Centro Meridionali.
Non si può non far cenno al calo termico, che dovrebbe risultare sensibile. La maggiore diminuzione si registrerà probabilmente al Nord e nelle regioni del versante Adriatico, ove potrebbero registrarsi valori invernali specie nel corso della notte. La flessione si propagherà però all’intera Penisola, riportandoci alle condizioni climatiche di qualche settimana fa.
Detto del weekend, vediamo cos’accadrà domani. Lo si è detto, sarà un mercoledì da lupi. Non ovunque, certo, perché il maltempo avrà tempistiche diverse. Possiamo però dirvi che le prime ore mattutine accomuneranno la Penisola in una morsa di piogge, rovesci e temporali. Nelle due Isole, invece, si avranno scrosci di pioggia qua e là.
Col passare delle ore il maltempo focalizzerà l’obbiettivo nelle regioni del Nord Italia, sui versanti tirrenici e localmente al Sud. Permarranno rovesci localmente consistenti e non si escludono diversi episodi temporaleschi. Il regime dei venti sarà ancora meridionale, ma lo Scirocco lascerà strada al Libeccio. Al Nord, invece, permarrà una ventilazione di natura orientale con tendenza a divenire settentrionale tra Piemonte e Liguria. Diamo cenno alle nevicate, che sulle Alpi si verificheranno attorno ai 1700/1800 m mentre in Appennino si dovrebbero limitare esclusivamente alle maggiori cime.
Giovedì un nuovo impulso perturbato, mosso da correnti occidentali, dovrebbe interessare le regioni del versante tirrenico, Sardegna compresa. Pioverà anche nelle Marche, in particolare ad inizio giornata, e localmente nelle regioni del Nord Italia. Calerà la quota neve sui rilievi alpini, che dovrebbe posizionarsi attorno ai 1400/1500 m.
Delle giornata successive s’è già discusso. V’è da aggiungere che sul Settentrione si verificheranno ampi e diffusi rasserenamenti. Sottolineiamo infine che trattandosi di una configurazione barica di difficile lettura, sarà bene aggiornarsi nei prossimi giorni e valutare eventuali cambi di scenario.