Melbourne, in Florida orientale, ha registrato piogge veramente torrenziali per il passaggio di Fay, la tempesta tropicale rimasta a lungo semistazionaria, con piogge quindi molto persistenti, oltre che abbondanti. 150 millimetri sono caduti martedì, 202 millimetri mercoledì, 102 giovedì tra le 0 e le 16 locali, per un totale di 454 mm in 64 ore.
Alle 14, ora locale, di giovedì, Fay era centrata, con il suo minimo di 993 hpa, a 29,4°N 80,8°W, presso Flagler Beach, in Florida, accompagnata da venti sostenuti fino a quasi 100 km/h (la tempesta si era rinforzata nelle ore precedenti, grazie allo spostamento sull’Atlantico del minimo). Fay si muoveva verso ovest-nordovest a soli 3 km/h. Le previsioni indicano per Fay un lento spostamento verso ovest-nordovest per tutta la notte tra giovedì e venerdì, con graduale indebolimento dei venti (e declassamento a depressione tropicale) ma ancora intense precipitazioni, che si spostano però lentamente verso il nord dello stato, interessando anche il sud della Georgia.
Vi sono discrete probabilità che Fay possa per breve tempo tornare sul mare aperto tra venerdì e sabato, andando a posizionarsi sul Golfo del Messico nordorientale. Questa eventualità produrrebbe una relativa e temporanea intensificazione della tempesta, prima del suo ritorno sulla terraferma, che eventualmente avverrebbe con ogni probabilità in Alabama. Questo sarebbe il quinto landfall di Fay, dopo quelli già avvenuti su Haiti, su Cuba, sulla Florida sudoccidentale e sulla Florida nordorientale. Una traiettoria così complessa è insolita per le tempeste tropicali.
L’occhio del tifone Nuri è passato mercoledì e nelle prime ore di giovedì a breve distanza dal nord dell’isola di Luzon, Filippine, che è stata martellata da piogge intense. Le frane e gli smottamenti causati dalle piogge torrenziali hanno causato la morte di almeno 7 persone. La città montana di Baguio è stata alluvionata da 432 mm di pioggia in 48 ore, tra martedì pomeriggio e giovedì pomeriggio, ora locale. La tempesta ha lasciato anche 493 e 427 mm in 48 ore nei pluviometri di Vigan e Laoag.
Alle 12 GMT di giovedì, l’ex tifone Nuri, indebolitosi (contrariamente a quanto era previsto solo 24 ore prima), era centrato a 20,8°N 115,7°E, circa 190 miglia a est-sudest di Hong Kong, con venti sostenuti che soffiavano intorno all’occhio a poco più di 110 km/h, tali da classificare Nuri come tropical storm. Nuri si muoveva verso nodovest a 16 km/h. Secondo le previsioni, Nuri dovrebbe continuare a indebolirsi, spostandosi verso ovest-nordovest sul Mar Cinese Meridionale. Nel tardo pomeriggio (ora GMT) di venerdì, Nuri dovrebbe fare landfall, sempre come tropical storm, sulla Cina meridionale, a brevissima distanza da Hong Kong.