La temperatura media globale della Terra (ovvero della superficie terrestre e delle superfici oceaniche) ha superato di 1.05°C la media del ventesimo secolo: una deviazione esagerata che colloca marzo 2017 al secondo posto nella classifica dei mesi di marzo più caldi dal 1880. Al primo domina il 2016, 0,18°C oltre il dato di quest’anno.
Si arriva, così, a 387 mesi consecutivi segnati da anomalie termiche planetarie positive. L’ultimo mese che mise a segno anomalie di segno opposto fu il dicembre 1984.
A livello regionale, considerando soltanto le temperature della superficie terrestre, le anomalie termiche più importanti sono state registrate in Brasile, Africa Orientale e Centrale, gran parte del sud-est asiatico e ampie zone dell’Australia settentrionale e orientale. Più caldo anche nel Canada nord-occidentale, in Alaska e gran parte dell’Asia settentrionale e occidentale. Al contrario, marzo è stato più freddo del solito nel nord-est del Canada, sull’Europa occidentale e centrale, zone dell’Africa nord-occidentale e alcune aree centrali e meridionali del Sud America.
Marzo è stato il più caldo degli ultimi 107 anni in Australia, il quinto quinta in Bahrain dal 1902 e il sesto in Nuova Zelanda dal 1909.