Il primo mese estivo inizierà con un volto piuttosto capriccioso e per il momento la stabilità tipica della bella stagione non avrà vita facile per affermarsi sul cuore del Mediterraneo ed in generale sull’Italia. L’assenza dell’anticiclone delle Azzorre, relegato troppo ad ovest, lascia facile iniziativa ai disturbi instabili ed alle perturbazioni di qualsivoglia natura: dopo il coinvolgimento di una gran parte d’Italia dal del ramo ascendente di una modesta saccatura afro-mediterranea, ora è ormai alle porte una repentina saccatura in discesa dal Nord Europa.
La sfuriata perturbata inizierà a mostrare i primi effetti nella giornata domenicale, in quanto l’addossamento della parte avanzata del fronte perturbato si addosserà all’Arco Alpino, sotto la spinta della sciabolata d’aria fredda al seguito del sistema frontale, che contribuirà alla nascita di una depressione orografica nei pressi del Mar Ligure. Un volta valicata la barriera alpina, la parte più attiva della perturbazione interesserà il Triveneto (oltre alla Slovenia e la Croazia), mentre verrà saltato il Nord-Ovest, come sempre accade in queste dinamiche perturbate sospinte da venti da N/NO
La giornata di lunedì vedrà la veloce discesa della linea perturbata, prevalentemente temporalesca, verso le regioni centrali e poi su quelle meridionali, con coinvolgimento maggiore delle aree interne appenniniche e di quelle adriatiche. Molto meno efficace il peggioramento sulle aree centro-settentrionali tirreniche ed in Sardegna, dove vi sarà principalmente un importante ricambio d’aria con venti localmente sostenuti di Tramontana e Maestrale, mentre la Val Padana centro-occidentale sarà spazzata dal foehn.
Gli strascichi del passaggio instabile proseguiranno probabilmente fino almeno alla fase centrale della settimana, in quanto il radicamento di un vortice freddo sui settori balcanici-danubiani penalizzerà ancora i versanti orientali dell’Italia, colpite dalle infiltrazioni d’aria fresca che trascineranno a più riprese nuovi impulsi d’instabilità con associate temperature piuttosto basse per l’inizio della stagione: la mappa in alto mostra lo scenario previsto per giovedì 3, con l’influenza protesa fin sull’Italia del vortice freddo sull’Europa Centro-Orientale, a cui si contrapporrà un anticiclone che non andrà ancora oltre le nazioni occidentali del Continente.
La variabilità sarà quindi il tema dominante su una buona fetta della nostra Penisola e solo il Nord Italia, parte delle zone tirreniche e le due Isole Maggiori potranno godere di condizioni meteo decisamente più accettabili e consone alla stagione. Ci attende quindi un avvio estivo (rammentiamo che l’Estate, in base al calendario meteorologico, inizia il 1°Giugno) piuttosto in sordina ed anche la presunta rimonta anticiclonica, che potrebbe giungere solo dopo metà settimana, appare per il momento tutt’altro che certa e con il rischio che nuove insidie instabili impediscano un’affermazione più decisa e duratura del campo d’alta pressione.