La primavera sembrerebbe pronta a uscire momentaneamente di scena a causa di un’imminente ondulazione che causerà un repentino cambiamento delle condizioni atmosferiche su tutte le regioni.
La poderosa azione del jet stream polare, sta determinando la formazione di un’onda di Rossby che entro la giornata di martedì prossimo si sarà portata fin sotto i 40° di latitudine.
L’analisi sinottica delle ultime immagini satellitari, evidenzia lo scorrimento freddo nell’Europa del nord. I valori termici al suolo non sono certo bassi, comunque ben inferiori a quelli registrati alla stessa ora in Italia. Alle 14.00 in tutta la Francia si sono registrate temperature comprese tra gli 8° delle zone più settentrionali e i 19-20° della costa del sud.
Più fresche le regioni centrali europee con 8-12° e con la Gran Bretagna che ha segnato valori di 6-12°. Le regioni scandinave risentono maggiormente dell’afflusso freddo con valori non superiori agli 8°. In effetti anche l’analisi a 850 hPa ci fa capire che l’aria gelida, con isoterme alla quota isobarica di 850 hPa inferiori ai -2°, si trova solo al di sopra dei 55-60° di latitudine.
Il tempo peggiore lo ritroviamo proprio in queste ultime regioni con piogge e nevicate. Quest’ultime, viste anche le isoterme in quota, sono tuttavia abbastanza sporadiche, almeno a livello del mare.
Entro domani sera, tutte le zone a nord dei 50° di latitudine, Gran Bretagna e Scandinavia per prime, subiranno un certo calo termico, sull’ordine dei 4-5°, appena sufficienti a riportare la neve su alcune località.
Contemporaneamente, il rafforzamento e la contemporanea spinta a nord dell’alta atlantica, creerà il giusto corridoio che darà modo all’aria fredda di essere richiamata sulle nostre regioni, entrando direttamente dalla Valle del Rodano.
Per la giornata di martedì, l’approfondimento di un minimo sul nord d’Italia, garantirebbe un’ulteriore convergenza fredda su tutte le regioni. Le zone più esposte saranno indubbiamente quelle del nord e del centro. Le isoterme previste in quota non dovrebbero portare nevicate a bassa quota e comunque la neve sarebbe probabile solo ad un’altezza superiore agli 800 mt.
L’instabilità in gioco non fa escludere la possibilità di vedere qualche fiocco, nei rovesci più intensi, anche a quote leggermente inferiori. Insomma, in attesa del tiepido ritorno primaverile, prepariamoci a “godere” di questa breve parentesi invernale.