DEPRESSIONE MEDITERRANEA – Il vortice perturbato, che seguivamo ieri tra l’Iberia ed il Mediterraneo Orientale, si è trasferito più ad est, andando pertanto a trasportare l’ammasso perturbato associato su parte dell’Italia. La Sardegna è stata la regione per il momento più interessata dagli effetti del maltempo, con precipitazioni diffuse di una certa consistenza. La parte avanzata del sistema frontale ha raggiunto anche il resto del Centro-Sud, ma senza peraltro produrre fenomeni degni di nota. Le regioni settentrionali sono invece rimaste completamente ai margini ed hanno anzi goduto di un tipo di tempo generalmente soleggiato, a parte annuvolamenti sul Nord-Ovest: sono gli effetti dell’influenza del bordo meridionale dell’anticiclone europeo, che mantiene la propria roccaforte sulle Isole Britanniche. In ambito continentale l’anticiclone insiste già da giorni e determina anche foschie e nebbie.
TEMPORALI VERSO LA SICILIA – In Sardegna continua a piovere, ma senza che vi siano stati i fenomeni violenti che si temevano (chi volesse approfondire, può [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/26706-1-sardegna-piogge-ma-niente-nubifragi-quale-evoluzione]leggere qui[/url]). Sull’Isola sono mancati temporali ben organizzati, ma ora tutta la perturbazione marcia verso levante e sembra potersi ulteriormente intensificare, con rischio che quindi il maltempo peggiore possa andare ad interessare la Sicilia e la Calabria: attualmente celle temporalesche appaiono in sviluppo poco al largo dell’ovest della Sicilia, nell’ambito di una linea di convergenza di masse d’aria termoigrometricamente differenti. Questi temporali sono destinati a spostarsi verso levante, determinando un netto peggioramento fin dalle prossime ore sull’Isola. Poi verrà il turno anche della Calabira nel corso di sabato, quando potrebbero verificarsi temporali di una certa intensità specie sui versanti ionici.