Sale sempre più l’attesa del gelo siberiano che da domenica inizierà a sferzare l’Italia, ma nel frattempo prosegue il maltempo invernale sul nostro Paese, a causa della tenace di una circolazione perturbata alimentata da ulteriore aria fredda dal Nord Europa.
La circolazione ciclonica si mantiene molto attiva sull’Italia, alimentando un complesso girovagare d’impulsi perturbati responsabili di maltempo in molte regioni, con precipitazioni risalite anche verso il Nord Italia dove l’interazione dell’aria più fredda ha portato la neve a bassa quota, in qualche caso in pianura.
In Emilia Romagna le nevicate hanno imbiancato di un velo bianco alcune città tra le quali Bologna, Cesena, Forlì ed Emilia. Fiocchi a tratti anche fin verso Parma e Reggio Emilia, altrove ha prevalso un tipo di precipitazione mista o la pioggia. Molto più abbondante la neve in Appennino, già verso le aree collinari.
Maltempo anche al Centro-Sud, qui con quota neve che si è rialzata. Solamente tra i settori toscani e marchigiani localmente la neve si è spinta fino attorno ai 300/400 metri, ma anche in Sardegna ha nevicato a partire dai 400/500 metri nella prima parte del giorno. Altrove neve oltre i 700/1000 metri.
Aria più mite viene richiamata sul bordo orientale del vortice che si va a posizionare a ridosso della Sicilia. Tuttavia sul Nord Italia la neve cadrà anche venerdì a quote molto basse, localmente in pianura a tratti sul Nord-Ovest e con possibili accumuli su ovest Emilia e Piemonte centro-meridionale.