Quella che inizialmente avrebbe dovuto essere una rimonta anticiclonica risolutiva, si rivelerà probabilmente un timido tentativo stabilizzante. Il perché è presto detto: l’Alta Pressione resterà sbilanciata ad ovest e verrà contrastata da una persistente circolazione fredda nei bassi strati. La mappa che vi proponiamo, tratta dal modello di previsione americano GFS, sintetizza alla perfezione lo scenario suddetto.
E’ la giornata di lunedì 27 ottobre e le fredde correnti orientali scivoleranno lungo il fianco orientale dell’Anticiclone, insinuandosi sui nostri mari meridionali. Qui incontreranno aria ben più mite e carica di umidità, che verrà catapultata verso l’alto e costretta ad un rapido processo di condensazione. Si formeranno in tal modo imponenti nubi temporalesche, che dal mare si avvicineranno pericolosamente ad alcune aree costiere. La mappa successiva, estratta dal nostro modello previsionale ad alta risoluzione, dice che nelle regioni indicate vi saranno precipitazioni settimanali imponenti.
I litorali ionici, a causa del probabile sviluppo di un piccolo vortice ciclonico, potrebbero ricevere i maggiori quantitativi: dai 100 ai 150 mm tra Calabria e Lucania, ma viste le esperienze passate potrebbe trattarsi di una sottostima. L’orografia, quindi la presenza di rilievi marittimi, potrebbe esaltare la fenomenologia dando luogo ad accumuli decisamente superiori. E’ un’eventualità, non una certezza. Altre zone di relativa criticità verranno rappresentate dalle coste orientali di entrambe le Isole Maggiori: si scorgono accumuli variabili dai 50 ai 70-80 mm. Le piogge potrebbero coinvolgere anche le regioni adriatiche, spingendosi addirittura sin sulla Romagna e occasionalmente il Triveneto.