Che marzo fosse pazzerello non c’erano dubbi. In passato è capitato sovente di assistere a repentini sbalzi termici. Magari passare dall’inverno alla primavera nell’arco di pochi giorni. E viceversa. E’ esattamente quel che sta accadendo da ieri, col freddo tornato a farci visita e pronto a scalzare il caldo esagerato delle settimane passate.
Freddo che ci terrà compagnia per gran parte della settimana, rinnovando tra l’altro condizioni di maltempo che a tratti risulteranno intense proponendoci temporali, grandinate, forti rovesci di pioggia e persino delle nevicate. Le regioni più penalizzate, stante gli ultimissimi aggiornamenti, dovrebbero risultare le centro meridionali e le due isole maggiori.
Il tempo martedì 25 marzo
Già domani giungerà un nuovo impulso perturbato da ovest, che dopo aver causato un forte peggioramento sulla Sardegna si estenderà verso le regioni del Centro Sud e la Sicilia. Ci aspettiamo piogge localmente intense ed anche a carattere temporalesco, specie sui settori tirrenici. La quota neve, ovviamente in Appennino e sui monti delle isole, si attesterà attorno ai 1000/1200 metri. Al Nord tempo migliore, pur senza escludere qualche nevicata a bassa quota su est Alpi ed in serata anche su settori alpini di ponente.
Mercoledì 26 marzo
Un nuovo vigoroso peggioramento investirà le regioni Centro Meridionali e Insulari, apportando piogge localmente violente specie sui versanti tirrenici. Non mancherà occasione per dei temporali anche a sfondo grandinigeno. Al Nord il tempo sarà variabile ed anche qui si potrebbero avere precipitazioni sparse intermittenti e di intensità decisamente inferiore. I venti soffieranno forti dai quadranti occidentali, da segnalare ulteriori nevicate sulla dorsale appenninica a quote superiori ai 1000/1200 metri.
Cenni di miglioramento?
Anche giovedì ci aspettiamo condizioni di vivace instabile e un nuovo peggioramento che coinvolgerà parte del Nord Italia: Emilia Romagna, Liguria, bassa Lombardia, Piemonte ed anche la Valle d’Aosta. Continuerà a far freddo e le nevicate coinvolgeranno i rilievi a quote superiori ai 1000 metri. Oltre i 1200/1400 metri sull’Appennino meridionale e monti della Sicilia.
Tra venerdì e sabato, al contrario, potrebbe subentrare un progressivo miglioramento ma ovviamente andrà confermato e promettiamo di tornarci su nel corso dei prossimi giorni.