Negli USA, una serie di violenti temporali ha interessato giovedì Louisiana, Texas e Mississippi meridionale. I temporali hanno causato piogge torrenziali che hanno provocato inondazioni, soprattutto in Louisiana. Si lamenta anche una persona morta, colpita da un albero caduto in un camping. Alberi caduti hanno causato problemi alla circolazione anche ad Austin, in Texas, e su molte strade del Mississippi meridionale. Tra le 6 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, registrati 81 mm a Meridian (Mississippi), 70 a Jackson (Mississippi), 64 a Beaumont (Texas), 62 a Lake Charles (Louisiana). Degli 81 mm di Meridian e dei 70 di Jackson, rispettivamente 55 e 52 sono caduti in sole 6 ore, tra le 12 e le 18 GMT di giovedì.
In Louisiana, in un precedente episodio di maltempo, tra martedì sera e mercoledì mattina, ora locale, sono caduti circa 250 mm di pioggia (265 mm su 24 ore, tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì), causando tra l’altro l’allagamento di almeno 125 abitazioni. Nel momento culminante del temporale, sono stati registrati 165 mm in 3 ore e addirittura ben 115 nello spazio di una sola ora. Ovviamente chiuse molte strade e circolazione difficile anche su quelle rimaste aperte al traffico. Chiuse anche molte scuole mercoledì.
Giganteschi cumulonembi giovedì sera e venerdì nei cieli della Francia, con top nube anche a oltre 15 km di altezza. Le celle temporalesche hanno generato fenomeni molto intensi. Tra le 18 GMT di giovedì e le 0 GMT di venerdì, a Tolosa sono caduti 29 mm tra pioggia e grandine, a causa di un violentissimo temporale. Molte strade cittadine si sono coperte da uno spesso manto bianco, con conseguente grosse difficoltà alla circolazione stradale. Violente piogge anche nel nord-est: colpita la conurbazione di Lille, con alcuni quartieri finiti completamente allagati; ed allagamenti si sono avuti anche in Bretagna, nella zona di Dinan.
Ancora molto freddo in Scandinavia venerdì. In Svezia, queste alcune minime: Katterjakk -6,0°C, Karesuando -5,6°C, Jokkmokk -5,3°C, Gunnarn -4,7°C. In Finlandia, gran gelo in Lapponia (Kevo -5,1°C, Muonio -4,2°C, Salla -3,6°C), ma molto freddo anche nel sud, con -4,8°C a Mikkeli, -3,5°C a Jyvaskyla, -3,1°C a Tampere, -2,6°C a Turku. In Lapponia norvegese, -6,7°C a Karasjok, -5,7°C a Kautokeino.
Venerdì tempo inclemente, degno del più duro inverno russo, sull’isola della Novaya Zemlya, nei freddi mari a nord della Russia. A Malyye Karmakuly, il vento ha soffiato per molte ore tra gli 80 e i 120 km/h, con una nevicata in atto e temperatura intorno -8°/-10°C. La neve fatta turbinare dal fortissimo vento ha ridotto la visibilità a meno di 50 metri.
Sulla parte est del Mar Cinese Meridionale, la tropical storm Halong rappresenta una seria minaccia per il nord delle Filippine. Alle 12 GMT di venerdì, Halong era centrata a 14,7°N 117,8°E, circa 200 miglia a ovest di Manila, la metropoli sull’isola filippina di Luzon. La tempesta si muoveva verso nord a 10 km/h, accompagnata da venti sostenuti fino a oltre 80 km/h. Secondo le previsioni, la tempesta dovrebbe già in queste ore iniziare a muoversi, lentamente, verso nordest, facendo “landfall” sul nordovest dell’isola di Luzon poco prima delle 12 GMT di sabato. Insieme a forti venti, probabile causa di seri danni, la tempesta porterà su Luzon piogge torrenziali, con alluvioni lampo e rischio di grossi smottamenti. Dopo aver attraversato Luzon, il cammino ipotizzato per Halong, attraverso il Mar delle Filippine settentrionale, porterebbe la tempesta in rotta di collisione prima con le isole Ryukyu (lunedì), poi con l’arcipelago del Giappone (martedì).
Piogge molto abbondanti vi sono già state nelle Filippine settentrionali, in particolare su Luzon, venerdì. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 55 mm a Subic Bay, 43 a Dagupan, 41 a Iba, 37 a Cabanatuan.
La tropical storm Matmo alle 6 GMT di venerdì era centrata a 25,2°N 131,9°E, a est-sudest di Okinawa, una delle isole Ryukyu. La tempesta si muoveva verso est-nordest indebolendosi, accompagnata da venti sostenuti fino a quasi 75 km/h, previsti in attenuazione, tanto da non superare i 65 km/h alle 12 GMT di sabato, nella fase temporale in cui la tempesta porterà, secondo le previsioni, piogge intense sulle isole giapponesi Volcano e Bonin. Successivamente, Matmo proseguirà il suo cammino come tempesta extra-tropicale sulle acque dell’Oceano Pacifico Settentrionale.
L’onda di calore nel sud del Pakistan si è intensificata nel sud del Pakistan venerdì. In testa alla graduatoria delle località più calde, Pad Idan ha registrato una massima di 48,6°C. Sul podio anche Nawabshah e Jacobabad, con 47,5° e 47,0°C di massima. Molto calde anche Sibi, con massima 46,5°C, e Rohri, fermatasi a 46,0°C. Si tratta di temperature 3°/4°C più elevate delle già terribili medie delle massime di maggio.
Tempesta di sabbia su parte dell’Iraq venerdì. A Baghdad sabbia, polvere e altri detriti hanno ridotto la visibilità a soli 500 metri per alcune ore, tra le 10 e le 19 locali, malgrado un vento non particolarmente violento, non avendo superato i 22 km/h (raffiche fino a 32 km/h).