La porta atlantica, attraverso l’Iberia, sembra essersi davvero spalancata Solo un breve intervallo separa la perturbazione ancora protesa su parte dell’Italia dal nuovo ingresso perturbato che ha raggiunto la Penisola Iberica. Il maltempo sta colpendo con molti temporali e venti violenti il Portogallo e si rischiano nuovi disagi ed allagamenti dopo quelli già avuti in precedenza. La Penisola Iberica, dopo essere stata alle prese con un lunghissimo periodo siccitoso, ora sta vedendo fin troppa pioggia: sembra un vero e proprio cambio di marcia dell’autunno, anche se come vedremo l’anticiclone non se ne starà poi così in disparte ancora per molto.
Così come sulla Penisola Iberica, anche sul Nord Italia sembra essersi sbloccato qualcosa: tralasciando quanto accaduto fra Lunigiana e Levante Ligure, dove purtroppo si è scatenata un’alluvione catastrofica, sulle regioni di Nord-Ovest le precipitazioni sono state preziose, in quanto le prime di una certa importanza della stagione, che hanno così dato una fondamentale boccata d’ossigeno. Nella giornata odierna il maltempo si è concentrato sull’estremo Nord-Est che solo ora è stato abbandonato dalla coda della perturbazione: notevoli gli accumuli sulla fascia prealpina del Friuli, per quanto possano apparire irrisori rispetto a quelli della Liguria. Segnaliamo in particolare i 237 mm di Chievolis, i 231.4 mm di Piancavallo 200.6 mm di Barcis.
Le precipitazioni si sono poi andate concentrando sul Meridione: colpita da intensi nubifragi la Campania, mentre ora il maltempo insiste ancora soprattutto fra la Sicilia orientale e la Calabria ionica, dove ancora il rischio di forti piogge si protrarrà per diverse ore, mantenendo elevato il rischio di locali frane. L’evoluzione perturbata sta procedendo non troppo a rilento, nonostante ad est vi sia un imponente blocco anticiclonico, i cui massimi barici risiedono in Russia dove l’estrema calma atmosferica è congeniale alla formazione di uno strato di nebbia o nubi basse su un vastissimo territorio.