E’ stato dichiarato lo stato di calamità dalla regione Friuli-Venezia Giulia a causa delle forti e persistenti piogge che interessano la regione ormai da parecchi giorni e che cominciano a generare una situazione di emergenza.
Le precipitazioni odierne non sono eccessive, raggiungono i 58 mm a Piancavallo e i 55 mm a Tolmezzo, ma si scontano le piogge degli ultimi due giorni e quelle di inizio novembre.
Da inizio mese e fino al giorno 11, a Musi sono caduti già 906 mm di pioggia, a Coritis 857, a Tolmezzo circa 750 mm e oltre 600 mm in diverse altre località prealpine. In pianura o nella pedecollinare si superano i 400 mm a Gemona e i 300 mm a Codroipo, vicino Udine.
Anche in questa regione si contano decine di frane, allagamenti, fiumi in piena, linee ferroviarie e strade interrotte, scuole chiuse.
Il Cormor è uscito dagli artingi a Basaldella, ma si teme anche per la piena del Tagliamento a Latisana. Allagamenti hanno colpito Codroipo, Mereto e Mortegliano. A Udine allagate diverse strade e il parco del Cormor.
Molte strade provinciali hanno subito allagamenti e sono state chiuse. Chiusa temporaneamente anche la pontebbana. Disagi anche sulla linea ferroviaria Venezia-Trieste, interrotta a Portogruaro.
Sembra un bollettino di guerra ma è solo cronaca di un autunno piovoso, troppo piovoso.
Lato termico si sconta una situazione di pesanti anomalie positive, a Trieste nella prima decade del mese si sono avute temperature di 5 gradi sopra media!