TRENO DI PERTURBAZIONI – Il nuovo temuto sistema frontale ha messo nuovamente in ginocchio una buona parte del Nord Italia. Le copiose precipitazioni giunte oggi vanno a sommarsi con quelle già particolarmente abbondanti cadute in occasione delle ultime ondate di maltempo. L’Italia continua ad essere il bersaglio preferito degli ammassi perturbati di provenienza nord-atlantica e ciò appare evidente dall’immagine satellitare. Un vasto canale depressionario continua ad allungarsi dal Nord Atlantico al bacino centro-occidentale del Mediterraneo e così le perturbazioni si infilano una dietro l’altra, seguendo la medesima traiettoria che risulta così penalizzante per la nostra Penisola. A contribuire a questo schema è l’anticiclone di blocco europeo ad alte latitudini centrato sull’area russo-scandinava.
EMERGENZA E SITUAZIONI CRITICHE – Ancora una volta, è la Liguria a pagare il prezzo più pesante per il maltempo: piogge violentissime in mattinata si sono abbattute a ridosso di Genova, nella parte ovest (zona di Voltri) e nord del capoluogo, causando addirittura le esondazioni del torrente Cerusa e del Polcevera, oltre ad altri rii secondari, con allagamenti in diversi quartieri. Nel pomeriggio forti piogge si sono abbattute anche sul centro-est della città (vedi qui strade come fiumi a San Fruttuoso). Situazione molto critica nella fascia settentrionale del genovese dove purtroppo si registra una vittima a Mignanego, travolta nella propria auto. Qui potete vedere quanto accaduto a Busalla, sommersa da acqua e fango. Piogge molto intense anche più a nord, sul Basso Piemonte, in particolare sulla zona dell’alessandrino.
Leggi qui tutte le ultime notizie aggiornate del maltempo in atto sul Nord Italia
FORTE MALTEMPO VERSO IL CENTRO ITALIA – Situazione molto critica anche in Lombardia, con piogge d’intensità insolita per il periodo ed accumuli superiori ai 100 millimetri dal milanese alla Zona Laghi. Sono tornati ad esondare su Milano nord il Lambro ed il Seveso. In queste ultime ore rovesci e temporali si sono propagati anche al Centro Italia, dapprima in Toscana per poi giungere su Umbria, Lazio centro-settentrionale e nord delle Marche.