Per la giornata di ieri era si prevista dell’instabilità residua, sia verso i rilievi della Toscana Settentrionale che sulle altre zone, ma forse non ci si aspettava la formazione di nuclei temporaleschi così intensi.
Un primo nucleo, caratterizzato da una notevole attività elettrica periferica, si è formato attorno alla mezzanotte sulla Versilia, per poi risalire verso nord-ovest andando ad interessare quindi anche la riviera apuana e l’estremo levante ligure, spegnendosi verso le 2:30.
Pioggia anche molto intensa (si sono raggiunte intensità di 80mm/h) ha interessato la fascia costiera, sia durante che dopo il passaggio del temporale, apportando accumuli dell’ordine dei 3-8mm sulla bassa Versilia, e fino a 18-19mm sulla riviera apuana.
Qualche ora dopo (erano le 7 circa) un secondo temporale, ma stavolta decisamente più potente, ha interessato nuovamente la bassa Versilia e la piana di Lucca, riportando molta pioggia, duratura ed a carattere di rovescio, sulle stesse zone. Questa volta gli accumuli della bassa Versilia e della piana di Lucca sono stati dell’ordine dei 30-35mm (ma con punte anche superiori ai 40mm!) facendo crescere il totale giornaliero medio fino oltre i 40mm e con punte di oltre 50mm!
Questo temporale ha certamente scaricato molta pioggia ma non ha avuto un grande movimento in senso spaziale, è cioè risultato abbastanza stazionario per circa 3 ore sulle medesime zone.
Parallelamente a quest’ultimo evento c’è da segnalare anche la formazione di un piccolo ma insidioso nucleo temporalesco, con caratteristiche di autorigenerazione, sul comune di Massa, che ha portato molta pioggia e temporaneamente anche molto violenta.
Di conseguenza si sono avuti molti sottopassi e strade allagati (chiuso il sottopasso tra la zona industriale e l’Aurelia sommerso da quasi 2 metri d’acqua, e chiuso anche il sottopassaggio pedonale della stazione ferroviaria), campi trasformati in specchi d’acqua, fossi stracolmi e addirittura un incidente causato da un fulmine che pare abbia colpito un autocisterna dei Vigili del Fuoco impegnati in un’esercitazione.
Insomma una vera e propria rottura primaverile con fenomeni di intensità non facilmente prevedibile, come spesso accade in un’area, quella della Versilia, che è da sempre oggetto di sfida per i meteorologi a causa delle sue particolarità microclimatiche e morfologiche.
Guardando avanti pare ormai imminente una buona stabilizzazione delle condizioni meteorologiche con l’arrivo di un periodo caldo ed abbastanza soleggiato.