Mezzora fa abbiamo dedicato ampio risalto agli intensi fenomeni che potrebbero scatenarsi su alcune regioni, sottolineando l’alta probabilità di locali nubifragi. Per completare l’analisi era necessario puntare l’obbiettivo anche sul “rischio temporali”, generati – lo ripetiamo – dallo scorrimento d’aria fredda al di sopra del Mar Adriatico (evidentemente ben più caldo).
Anche in questo caso ci avvaliamo del nostro modello ad alta risoluzione, che conferma quanto scritto pocanzi: i temporali – i più forti – si svilupperanno in mare. Le varie tonalità del viola rappresentano quelle zone ad energia potenziale elevatissima e in quanto tali le più indicate alla genesi di violenti temporali. Più alta è l’energia in gioco, maggiore è l’intensità dei fenomeni temporaleschi.
Si dovrà prestare particolare attenzione alle coste settentrionali della Sicilia, ai litorali tirrenici della bassa Calabria e alle coste garganiche. Trattasi delle stesse aree soggette al “rischio nubifragi” evidenziato nell’articolo specifico e che potrete rileggere al seguente link.