In quanti attendevano il ritorno dell’Alta Pressione? In quanti avranno desiderato, in questi giorni di nubi e piogge, il dolce tepore estivo e il caldo sole di Giugno? Certamente tanti. Tantissimi. Anche tra gli innumerevoli meteo-appassionati, amanti per antonomasia degli eventi meteorologici estremi, ci sarà chi si è stancato del maltempo. Magari preferirebbe una bella ondata di caldo, di quelle che fanno schizzare all’insù la colonnina di mercurio. Di quelle provenienti dall’Africa, che s’aggrappano all’Italia e non la lasciano prima d’averla fatta soffrire. Perché in fondo, quando viene l’Anticiclone delle Azzorre, il meteo non è che proponga spunti di discussione sui quali perdersi.
Però, forse, in questi anni ove l’Azzorriano è divenuto un avventore occasionale, sarebbe bene gioire per un suo ritorno. Dopo tutto è sempre stato il regolatore termico del nostro clima. D’Estate, in Autunno, un po’ meno d’Inverno e in Primavera. Prima la “locanda Italia” era una delle sue mete preferite. Vi si stabiliva nel trimestre estivo e lasciava ben poco spazio ad altri commensali. Non è che non potessero esserci ondate di calore, sia ben chiaro, ma la durata era spesso limitata e si risolveva nell’arco di poco tempo. Magari di una settimana.
Vi starete chiedendo che c’entra tutto questo con la situazione attuale. Beh, se ci seguite giornalmente saprete che il tempo sta migliorando, che sta giungendo l’Anticiclone Atlantico e si vede. Le schiarite, dopo aver preso possesso dell’Italia Settentrionale, hanno scavato un solco nelle Centrali tirreniche. Ieri mattina, ad esempio, rammenterete che gli squarci di sereno dominavano la scena. C’era qualche pioggia in Puglia, sulla Calabria, ed in Sicilia. Laddove agiva, e agisce tutt’ora, quella massa d’aria fredda stazionante sull’Europa dell’est. Abbiamo volutamente inserito il presente perché anche oggi, in questo momento, è segnalata qualche debole pioggia sul Molise, e nel Brindisino.
Osservando l’immagine satellitare mattutina, che proponiamo alla Vostra attenzione con una rielaborazione grafica, non è difficile comprenderne il motivo. Notiamo infatti la presenza di una discreta nuvolosità sul medio-basso Adriatico, sullo Ionio e quindi al Sud. Dall’immagine non possiamo certo scorgere il vento, ma sappiamo che soffia ancora con intensità sostenuta, persino con raffiche forti e persistenti a ridosso delle coste pugliesi. Il risultato? Che fa fresco. Non come nei giorni scorsi, quando ci si misero anche le nubi, e il sole non ebbe così modo di scaldarci. E’ da poco passata l’alba, ma è difficile che vi siano città che abbiano varcato la soglia dei 20 gradi. Poche eccezioni in Sardegna e Sicilia.
Oggi prevediamo peraltro una ulteriore crescita termica, percepibile in particolare nelle ore più calde. Si andrà sui 27, anche 28 gradi nelle zone interne del Centro – versante tirrenico – oltre i 25 in diverse città della Val Padana e in varie località delle Isole. Temperature in ripresa anche al Sud, perché alla fin fine le nubi presenti interesseranno essenzialmente i rilievi. E causeranno qualche residuo, occasionale acquazzone tra Calabria e Lucania.
La nuvolosità diurna s’accrescerà anche in altri tratti dell’Appennino, così come su Alpi, Prealpi e zone interne insulari. Ma l’instabilità, quella che di solito si manifesta col crescente riscaldamento diurno, sarà blanda. Potrebbero esserci piccoli temporali nei monti Liguri, sul Cuneese e le Alpi occidentali. Qualche piovasco non è escluso tra Toscana e Lazio e forse anche nelle aree più interne della Sardegna centro orientale. Niente di che, nulla che possa disturbare la riconquista estiva. Una riconquista che avverrà gradualmente, non senza qualche insidia instabile in montagna. Ma tornerà a far caldo e la chiusura mensile sembra destinata a traghettarci verso un avvio di Luglio all’insegna dell’Anticiclone.