Il mese di maggio è solito mostrare sulla Sardegna un regime pluviometrico piuttosto scarso, in evidente calo rispetto al mese di aprile: spesso proprio nel mese di maggio comincia la lunga siccità estiva, che poi s’interrompe solo a settembre, se non ad ottobre.
Ma in questa primavera, piovosa come non si ricordava da molti anni in Sardegna, anche maggio è iniziato addirittura sotto una veste quasi invernale, con clima freddo e piovoso, sulla falsariga del finale del mese d’aprile, su tutta l’isola.
L’ondata di maltempo delle ultime 48-72 ore ha lasciato il segno, creando notevoli disagi su molte zone dell’isola. Da non trascurare che le nuove abbondanti piogge sono cadute su terreni già notevolmente intrisi d’acqua.
Straripamenti di corsi d’acqua, allagamenti hanno messo a dura prova i tecnici della Protezione Civile, chiamati a numerosi interventi.
In provincia di Nuoro, il territorio di Dualchi è stato completamente tagliato in due dallo straripamento del Rio Murtazzolu. Anche a Bosa il fiume Temo gonfio d’acqua ha fatto scattare l’allarme alluvione, mentre i due grandi laghi del Sarcidano, il Mulargia e il Flumendosa sono quasi pieni d’acqua (evento assolutamente insolito anche nel cuore dell’autunno).
Da segnalare poi il ritorno della neve sui rilievi del Gennargentu nella notte tra il 5 e il 6 maggio, che ha ricoperto con un sottile velo le cime più alte, oltre i 1500 metri d’altezza. L’ultima nevicata si era avuta il 19 aprile. Il fenomeno della neve a maggio è davvero una rarità che non si presentava dal 1996.
Problemi per allagamenti anche in provincia di Cagliari, sia nelle zone urbane sia nelle campagne, dopo i violenti temporali della notte tra il 5 e il 6 maggio. E il sistema dei bacini del Flumendosa rileva apporti record, in qualche caso è stato necessario il rilascio di acque da alcune dighe.
I disagi non hanno risparmiato nemmeno l’Oristanese, con il Tirso e il Rio Mogoro che hanno rotto gli argini in vari punti, allagando vari paesi della provincia, comprese alcune case, oltre alle strade e ai campi.
I dati raccolti dal Servizio Agrometeo Regionale (SAR) testimoniano l’elevata piovosità di quest’inizio di maggio.
Basti pensare che ben 34 stazioni, sul totale di 61 della rete SAR, hanno superato, in alcuni casi abbondantemente, la media climatologica dell’intero mese. Dopo tre giorni di piogge considerevoli, si segnalano Scano di Montiferro (OR) ove sono caduti ben 101.8 mm da inizio mese, a Sadali (NU) 86.4 mm e a Giave (SS) 80.4 mm.
Tutto questo quando non si è nemmeno conclusa la prima decade di maggio, da qui a fine mese potrebbe ancora succedere molto (le previsioni sono favorevoli tra l’altro a un peggioramento per la prossima settimana), specie se si dovesse avere una simile persistenza di tali condizioni meteorologiche, favorevoli a ripetute fasi di maltempo.